Nei giorni scorsi si è svolto, nella sala “Marino Guadalupi” del Comune di Brindisi, un incontro organizzato dall’ente comunale, con l’ Assessorato Turismo e Promozione del territorio, Emma Taveri, il Comandante della Polizia Locale, Antonio Orefice e il Dirigente dei Servizi Finanziari, Gabriele Falco durante il quale è stato presentato alle associazioni maggiormente rappresentative delle imprese ricettive e agli operatori del settore, il lavoro che l'amministrazione comunale ha avviato per il contrasto all'abusivismo e all'illegalità nell'ambito della ricettività e dell'accoglienza.
Sono emersi dei dati allarmanti sulla discrepanza fra le strutture che esercitano legalmente la propria attività, in forma imprenditoriale e non, con quelle che, nonostante offrano soggiorni e servizi annessi sui più noti canali di vendita on-line, non risultano censiti e privi di ogni autorizzazione all’esercizio della stessa attività.
Il percorso intrapreso dall’ente comunale ha già avuto dei primi riscontri: sono state sanzionate diverse attività illegali e l’elenco già corposo, in possesso della Polizia Locale del Comune di Brindisi, è destinato a crescere ulteriormente anche grazie ad alcuni accorgimenti e suggerimenti provenienti dalle organizzazioni del territorio, fra cui la nostra Sezione Turismo e Cultura.
“La lotta all’abusivismo ricettivo è sempre stata una priorità della sezione. In particolar modo, nell’ultimo periodo, sono stati numerosi i confronti e le richieste di un intervento volto a ripristinare la legalità nell’interesse del territorio e per salvaguardare la qualità della nostra offerta turistica” dichiara l’avv. Sergio Arnaldo Angelelli, Presidente della Sezione Turismo e Cultura di Confindustria Brindisi, il quale si mostra soddisfatto dell’avvio di questo percorso da parte dell’amministrazione: “ringrazio l’assessore Taveri per la sua disponibilità: le numerose istanze presentate all’amministrazione comunale, quale competente organo di controllo, hanno avuto una prima risposta. L’auspicio ora è che tale attività sia costante e sempre più efficace a reprimere ogni forma di illegalità nel settore ricettivo che, nella denegata ipotesi in cui dovesse persistere, determinerebbe, da un lato, un preoccupante deterioramento della qualità della offerta turistica con tutte le nefaste conseguenze che ne deriverebbero e, dall’altro, un gravissimo nocumento economico ai tanti operatori del settore che, con non poche difficoltà, generano occupazione e rappresentano certamente uno dei pilastri portanti dell’industria del turismo da tutelare”.