Il Segretario Generale Aggiunto della Fp Cisl Taranto Brindisi Giuseppe Lacorte in una nota rivendica : “Nessuna notizia sulla premialità Covid ai lavoratori della Sanita service ASL BR e agli autisti/soccorritori del 118 dipendenti dalle associazioni di volontariato. Eppure erano stati l’Assessore Regionale Rocco Palese e il Direttore del Dipartimento alla salute Vito Montanaro a garantirne il pagamento entro gennaio 2023. Ma tutto tace”. “A non tacere, però, sono le voci dei circa 1.200 lavoratori coinvolti e anch’essi esposti, pur in ruoli diversi, al rischio del contagio nelle fasi più cruente della pandemia. E’ dovere di tutti garantire le medesime condizioni, aldilà se dipendenti pubblici o privati. E’ l’intera comunità ad avere un debito di riconoscenza verso tutto il personale, nessuno escluso, e dobbiamo impedire il radicarsi di un pericoloso sentimento di frustrazione e dalla sensazione, ormai diffusa tra questi lavoratori, di essere stati abbandonati.”
A fronte di questo la Cisl Funzione Pubblica Taranto Brindisi ha inviato una lettera al Direttore Generale Asl Brindisi, all’Amministratore Unico Sanitaservice ASL BR E, p.c ed al Segretario Generale CISL FP chiedendo il pagamento Bonus Covid Lavoratori Sanitaservice ASL BR e Autisti/Soccorritori ambulanze 118.
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È stato anche richiesto ufficialmente un incontro tra le parti.
Questa la lettera:
“Come è noto nel dicembre scorso, durante un incontro con le Segreterie Regionali di Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl, l’Assessore regionale alla salute Rocco Palese ed il Direttore del Dipartimento salute Vito Montanaro avevano assicurato il pagamento, entro il mese di Gennaio 2023, del Bonus Covid in favore dei lavoratori delle Sanitaservice e degli Autisti/Soccorritori delle postazioni 118 dipendenti dalle associazioni di volontariato. Peraltro, poiché a tutt’oggi non appare realistico il rispetto della tempistica promessa, che richiede un attività ricognitoria che non risulta essere stata ancora assolta, la Cisl Fp richiede un incontro urgente per definire l’applicazione del provvedimento e la concreta attribuzione del premio ai lavoratori. E’ del tutto evidente che ai circa 1.200 dipendenti, anch’essi particolarmente esposti nel contrasto alla pandemia, abbiamo tutti il dovere di garantire le medesime condizioni degli altri lavoratori e ogni ulteriore ritardo renderebbe inevitabili le iniziative di rivendicazione. Si resta in attesa di cortese riscontro.”