Ha un valore massimo di 200 euro per ciascun lavoratore, è esentasse ed è integralmente deducibile dal reddito d’impresa.
Il bonus benzina, o buono carburante, è un voucher deducibile dal reddito d’impresa concesso dai datori di lavoro privati ai propri dipendenti per l’acquisto di carburante nel limite massimo di 200 euro per lavoratore. Il buono può essere riconosciuto da tutte le aziende private, compresi i gli studi professionali e gli Enti del terzo settore. Introdotto dall’articolo 2 del Decreto Energia convertito in Legge con il nome di “bonus carburante ai dipendenti” serve per dare un sostegno ai lavoratori in difficoltà a causa dell’attuale crisi energetica e l’aumento dei costi, acuiti dalla guerra in Ucraina.
E’ proprio a causa del perdurare di questa crisi che il 10 gennaio 2023 il Governo aveva deciso di prorogare l’agevolazione anche per il primo trimestre del 2023 includendo il rinnovo nelle misure contro il caro energie contenute nel Decreto trasparenza sui costi del carburante in attesa di pubblicazione in Gazzetta (e su cui vi aggiorneremo). Poi, nel Consiglio dei Ministri del 12 gennaio 2023, l’Esecutivo ha esteso la misura fino al 31 dicembre 2023. Si precisa, tuttavia, che anche prima della proroga il voucher era sì attivo solo per il 2022, ma visto che vi si applica il cosiddetto “principio di cassa allargato” – si tratta infatti di un beneficio fiscale – le aziende potevano comunque erogarlo fino al 12 gennaio 2023. In attesa del testo della norma per averne certezza, si presuppone che anche stavolta varrà la stessa regola potendo i datori di lavoro riconoscere il buono benzina fino al 12 gennaio 2024.
Il buono carburante spetta a tutti i lavoratori dipendenti privati, inclusi i lavoratori dipendenti di soggetti che non sono prettamente aziende come, ad esempio, gli studi professionali o gli Enti del Terzo settore che svolgono esclusivamente attività non commerciale. Possono beneficiarne, inoltre, anche i lavoratori in smart working.
Per capire a chi si rivolgono questi buoni, però, più che ai soggetti erogatori bisogna guardare alla tipologia di reddito interessato. Infatti, come precisato dalla Circolare dell’Agenzia delle Entrate del 4 novembre 2022 questo voucher spetta a tutti i lavoratori che percepiscono reddito da lavoro dipendente o redditi assimilati a quelli da lavoro dipendente, secondo l’art. 50 del TUIR.