A due mesi esatti dall’omicidio di Paolo Stasi, avvenuto a Francavilla il 9 novembre scorso, le indagini delineano una vicenda sempre più intricata, se non addirittura inquietante!
Il 18enne indagato e ancora sottoposto a fermo, era stato preso di mira su Facebook subito dopo l’omicidio, con parole pesanti, dalla mamma di Paolo Stasi ed in virtù di quel post, ora la Mamma è stata ascoltata più volte ascoltata dai carabinieri e i magistrati come persona informata dei fatti. Inoltre alcune chat telefoniche avvenute pochi giorni prima dell’omicidio, tra lei ed il figlio Paolo, sono state messe agli atti perché ritenuti utili.
Ed in fin dei conti si rafforza la pista che porta ad accusare l’allora minorenne, ora diciottenne, in relazione all’attività di spaccio di cui gli inquirenti ritengono faccia parte il ragazzo e l’omicidio di Stasi.
Quindi da un lato sembra che si possa arrivare ad una soluzione quanto prima ma non essendoci ancora elementi certi, dopo 60 giorni, sembra che la conclusione della vicenda sia ancora lontana.