AraBat: la "folle" startup che ricicla le batterie esauste con le bucce d'arancia.
giovedì 5 gennaio 2023
Il 22 febbraio 2022 gli allora giovanissimi Raffaele Nacchiero, Vincenzo Scarano, Giovanni Miccolis, Leonardo Renna e Leonardo Binetti si riunirono in uno studio notarile a Foggia per dare vita ad AraBat, startup innovativa con cinquecento euro di capitale sociale e il sogno di cambiare il mondo.

Sono Tutti rigorosamente pugliesi con lo stesso sogno che ora è diventato realtà ed è allaribalta nazionale.

Tutto iniziò grazie ai canali diretti di Associazione NemicoRe e del Gruppo A.FO.RI.S., dove i cinque ragazzi raccontano al professore Matteo Francavilla dell’Università di Foggia la propria intuizione tecnologica: riciclare le batterie al litio esauste di autovetture e dispositivi elettronici attraverso residui vegetali e scarti agrumari, come le bucce delle arance.

Francavilla ne vede il genio e decide di supportarli e di accompagnarli nel processo di validazione scientifica attraverso lo STAR Facility Centre, hub tecnologico dell’Università di Foggia, che lui stesso coordina. Così AraBat e l’università siglano un contratto di ricerca e una partnership scientifica che validerà l’intuizione, e porterà a  costruire una tecnologia innovativa e totalmente sostenibile di idrometallurgia verde con risultati eccellenti e forse inaspettati.

La startup vince anche l’avviso pubblico «Estrazione dei Talenti» di ARTI Puglia grazie al quale affronta un lungo percorso di incubazione.

Mentre il percorso di ricerca proseguiva in laboratorio, i ragazzi cominciavano a cercare possibili partner industriali che supportassero la crescita della startup. MA in Italia nessuno gli ha dato credito; così Nacchiero tentò con Linkedin e l’azienda Canadese rispose alla richiesta e, nel giro di poche settimante, il suo CEO si ritrovava a Foggia a parlare di business con i ragazzi di AraBat…  da quell’incontro nascono anche nuove idee e sinergie che confluiscono in un protocollo di intesa per una partnership internazionale per supportare lo scale-up di AraBat e la realizzazione futura di un impianto industriale proprio in Puglia.

Ma al team di AraBat questo primo successo non basta: raggiunge in poco tempo le finali delle più prestigiose competizioni nazionali e internazionali di startup riuscendo a vincerle. AraBat diviene così la startup più premiata d’Italia, riuscendo a catturare l’attenzione dei più grandi fondi di investimento del Paese. 

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