Un nuovo passo dopo le modifiche alla Costituzione
L’iniziativa indirizzata al Governo e ai presidenti delle Camere del Parlamento Italiano è nata dalla voglia di fare un altro passo in avanti dopo gli ultimi cambiamenti della nostra Costituzione. In effetti lo scorso febbraio c’è stata la modifica dell’articolo 9 della Carta, quello che fino ad allora promuoveva la ricerca scientifica e la tutela del paesaggio. Il nuovo articolo 9 prevede la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, ma l’aspetto più importante è stata l’introduzione di una riserva di legge in cui viene affidata allo Stato la tutela degli animali.
Gli animali entrano nella Carta costituzionale: ecco cosa cambia
Proprio questa modifica rappresenta un traguardo importante perché vengono riconosciuti i diritti degli animali, ma non bisogna fermarsi qui! Lo step successivo è quello di far riconoscere all’interno del Codice Civile agli animali lo status di essere senzienti, come previsto anche dal Trattato di Lisbona. In quest’ultimo testo, si sottolinea come gli Stati che fanno parte dell’Unione Europea devono prendere in considerazione il benessere degli animali perché sono esseri che provano dei sentimenti. Ed è proprio da questa volontà che è nata la campagna della Lega Nazionale per la Difesa del Cane che vuole ottenere così facendo una migliore tutela, senza fare distinzioni tra specie.
Gli animali non sono “cose”
L’iniziativa “Io soffro, sento, amo” ha l’obiettivo anche di modificare l’ordinamento giuridico che considera gli animali come delle cose. Questo vuol dire che non sono titolari di un diritto, ma al contrario vengono considerati esseri viventi di proprietà di singole persone o di istituzioni, come ad esempio lo Stato.
Nel momento in cui agli animali dovesse essere riconosciuto lo status di esseri senzienti, gli verrebbero appunto riconosciuti dei diritti e quindi una maggiore tutela legale rispetto alla situazione attuale. Primo fra tutti c’è il diritto alla vita che non verrebbe così messo in discussione a meno che non si tratti di una effettiva necessità.
C’è ancora molto da fare da questo punto di vista, ma anche un piccolo passo può aprire la strada a molti altri.