Per Iniziare Sono arrivati 16 milioni di euro per le opere di difesa contro l’erosione del litorale brindisino sui circa 64 che il Contratto Istituzionale di Sviluppo Brindisi-Lecce-Costa Adriatica assegna ai Comuni costieri della nostra provincia.
Sulla Gazzetta Ufficiale nei giorni scorsi è stata pubblicata infatti la delibera che impegna 184 milioni per i progetti del Cis sottoscritto con il governo Draghi.
Come è ovvio non sarà facile avviare e soprattutto concludere l’intera operazione: ci vorranno anni per ultimare tutti i 15 chilometri di litorale a nord della città, dall’Isola di S. Andrea nel porto sino a Torre Guaceto.
Questo indica che sarà indispensabile avere una forte continuità amministrativa nel perseguire i progetti del Cis.
Si auspica quindi che non sia un ostacolo l’eventuale cambio del Sindaco ma che si abbia sempre l’obiettivo di concludere quanto prima la rivalutazione e la sicurezza della costa nord da troppo tempo attesa per valorizzare al meglio tutte le offerte dal patrimonio culturale e ambientale.
La prima parte del progetto, ossia la messa in sicurezza della costa, prevedere la riconversione della provinciale 41 in una pista ciclabile e pedonale, dove l’unico mezzo motorizzato a percorrerla saranno le navette elettriche; mentre per
Tuttavia, l’operazione è molto complessa; a partire dalla riconversione della strada provinciale 41, la litoranea ormai fortemente minacciata dall’erosione, in una greenway ciclabile pedonabile, percorribile solo da navette elettriche, mentre per il traffico ordinario ci sarà un con le spiagge con una nuova viabilità attraverso un percorso tra complanare della statale 379, strade interpoderali esistenti e nuove bretelle con parcheggi.
In un secondo momento si prevede il recupero delle aree di insediamenti degradati e la loro riqualificazione, la creazione di nuove spiagge e servizi pubblici, la difesa e la valorizzazione delle torri costiere ma anche delle opere di architettura militare di Punta Penne e Punta del Serrone.
L’erosione sarà affrontata costiera mediante la realizzazione di una lunga scogliera semisommersa da farsi in parallelo alla costa a falesie calcaree per fermare lo sfascio oggi irreversibile di queste; è inclusa inoltre la a valorizzazione delle aree di interesse storico e archeologico come quella delle fornaci romane di Giancola.
Sicuramente il recupero della costa nord è una pietra miliare delle missioni comunali per i prossimi anni.