Durante la conferenza stampa di oggi, mercoledì 2 novembre, su ambiente e sviluppo economico il sindaco di Brindisi Riccardo Rossi afferma: “Il tema dello sviluppo di Brindisi non può prescindere dalle rinnovabili, perché rispetto a 20 anni fa, oggi ci sono le tecnologie per produrre energia che non hanno impatto sulla salute e sull’ambiente”.
Le questioni affrontate dal primo cittadino riguardano il ricorso contro l’autorizzazione ministeriale al deposito costiero di Gnl progettato da Edison, il futuro della centrale a Carbone di Cerano e una nota dell’Ispra (Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale) che dà il via libera alla realizzazione e installazione di sei centraline per il controllo delle emissioni atmosferiche sul perimetro e all’interno dello stabilimento Versalis.
Il Ministero dell’ambiente aveva dato l’ok già lo scorso Agosto per la realizzazione del serbatoio di Gnl a Costa Morena, ma il Comune ha impugnato il provvedimento al Tar di Lecce.
Si contesta non aver preso in considerazione il parare dell’amministrazione comunale espresso in un atto della giunta, ma il Ministero esigeva che il parere fosse espressione di Voto in consiglio comunale.
Su questo dice Rossi: "questo ha impedito di prendere atto della conformità urbanistica del luogo e di altri aspetti sottolineati da Urbanistica, Lavori pubblici, ambiente”.
Secondo i legali del Comune di Brindisi, la delibera dell’esecutivo è sufficiente e poi ci sarebbe una incompatibilità urbanistica ed interferenze con alcune opere nella zona, soprattutto il raccordo ferroviario e stazione merci che consentirà la sosta di treni che trasportano merci pericolose, fuori dalla stazione di Brindisi: "un investimento da oltre 100 milioni di euro che si sta ultimando he deve essere difeso".
Il terzo punto parla di impatto ambientale, già palesato in un parere della Provincia.
Il sindaco spiega inoltre la mancata presentazione del Nof provvisorio provvisorio mancano i pareri della Capitaneria di porto e dell’Autorità di sistema portuale; quindi di fatto non consente l’avvio dei lavori.
“Lo sviluppo della città - afferma Rossi - non passa da depositi nelle banchine più importanti”.