Voleva impedire al padre di vedere suo figlio, ha cercato di "convincerlo" con pugni e minacce. Ne è seguito un processo, e alla fine Carmelo Calò, 25 anni, di Francavilla, è stato condannato a un anno di carcere dal giudice del tribunale di Brindisi, Ambrogio Colombo.
Inoltre è stato imposto anche un risarcimento alla parte lesa, difesa dall'avvocato Domenico Attanasi (Studio Open-Avvocati).
Il Fatto: Il 16 settembre 2019, il Calò si introduceva nell'auto del padre di suo nipote per impedirgli di rivedere il bambino (figlio della sorella). Ha quindi minacciato :"Tu il bambino non lo devi più vedere", e lo ha colpito al volto diverse volte con pugni.
Va detto che Carmelo Calò ha un grave precedente: nel marzo 2022 è stato condannato a otto anni di reclusione dalla Corte d'Appello di Lecce per omicidio premeditato. Ha accoltellato a morte il suo "rivale d'amore" in un bar. La sentenza è stata emessa il 18 Marzo ed è stata ridotta, perché in primo grado il giudice del tribunale di Brindisi ha condannato il giovane Francavilla a dieci anni di reclusione.