Prevenzione cancro al seno: a Brindisi, il palazzo Nervegna sarà rosa.
sabato 15 ottobre 2022

BRINDISI - Da Domenica 16 ottobre, la facciata di Palazzo Nervegna diventerà ROSA; questo su richiesta della Fials e per concessione del Comune di Brindisi.
Un bel simbolo per sensibilizzare alla prevenzione del cancro al seno.

Il ministero della Salute italiano indica come forma preventiva lo screening per il cancro del seno, alle donne di età compresa tra i 50 e i 69 anni e prevede l'esecuzione gratuita della mammografia ogni due anni.
Ma già in alcune Regioni si effettuano screening che coinvolgono anche le donne tra i 45 e i 49 anni, con la mammografia annuale. Ed anceh le donne fino a 74 anni ogni 2 anni.

Queste le parole di Elena Marrazzi, segretaria nazionale Fials "Un segno tangibile con cui desideriamo sensibilizzare la cittadinanza e le donne in particolare sul tema della lotta al cancro al seno. L’Ottobre Rosa è, infatti, l’occasione per richiamare l’attenzione sull’importanza della prevenzione per il tumore al seno e, in generale, per la salute della donna.

Come Fials sosteniamo la necessità, oggi più che mai, di continuare a fare informazione e di sensibilizzare le donne, sia per promuovere stili di vita più salutari, sia per ricordare l’importanza di aderire allo screening della mammella. Sosteniamo, dunque, con convinzione questa iniziativa e ringraziamo tutti coloro i quali singolarmente, come volontari e come associazioni si adoperano per portare avanti questo obiettivo."

Una ri chiesta alla Regione Puglia: "Sarebbe opportuno che si riducesse l'età di 'ingresso' per effettuare lo screening per rendere più efficace la prevenzione ed ottenere una risposta migliore dalle terapie, Il mio proposito (continua la Marrazzi) è di non sottovalutare il pericolo, negli anni si è capito inoltre che l'età non è tutto.
Il concetto di screening mammografico guidato dall'età non basta, bisogna tener conto della variabilità tra le donne nel rischio di sviluppare il cancro al seno.
Un approccio maggiormente personalizzato allo screening potrebbe aiutare invece a mettere a punto programmi di screening più o meno 'serrati' in base al rischio individuale, al fine di ridurre la mortalità.

conclude così Elena Marrazzi: “Rivolgo un appello alle donne, sempre in affanno nei mille ruoli che le contraddistinguono: la salute è un dono, amiamoci di più”.