“Nasce il Comitato Democratici per il Sì, in vista del referendum del 12 giugno prossimo. Si tratta di un Comitato promosso da iscritti al Partito Democratico ma aperto a tutti i democratici. Con il sostegno al Sì assumiamo una posizione accordata con i valori della giustizia, della libertà e del garantismo penale, per incoraggiare attraverso l’esito favorevole del referendum le riforme più coraggiose.
Il più incrostato problema del nostro Paese è infatti l’amministrazione della giustizia, a cui si riconducono direttamente o indirettamente tutti gli altri problemi. Per quanto ciò sia riconosciuto da tutti i cittadini e da tutti gli operatori, compresi i magistrati, nell’attività legislativa l’arma riformatrice si rivela sempre spuntata per motivi d’ingiustificata timidezza o soggezione, riducendo le uniche possibilità radicalmente innovative alla spinta della legislazione europea o referendaria.
Nella consapevolezza che i singoli quesiti referendari non esauriscano la gamma degli interventi auspicabili, non si può però disconoscere il loro valore esemplare e profondamente innestato nei principi del diritto penale della libertà.
Sono questi i motivi che c’inducono a non mancare l’appuntamento, al costo di qualche incomprensione, mettendoci a bordo di un veicolo che si sta obiettivamente muovendo verso l’indirizzo ove risiedono le nostre idee.
Avremo modo di spiegare nei prossimi giorni, ovunque sarà possibile, i motivi specifici della nostra adesione, quesito per quesito e daremo notizia ogni giorno di tutte le adesioni.
Chiunque volesse aderire al Comitato può scrivere all’indirizzo mail amati.fabiano@consiglio.puglia.it”.
Comunicato stampa del Consigliere regionale della Puglia Fabiano Amati.
Il più incrostato problema del nostro Paese è infatti l’amministrazione della giustizia, a cui si riconducono direttamente o indirettamente tutti gli altri problemi. Per quanto ciò sia riconosciuto da tutti i cittadini e da tutti gli operatori, compresi i magistrati, nell’attività legislativa l’arma riformatrice si rivela sempre spuntata per motivi d’ingiustificata timidezza o soggezione, riducendo le uniche possibilità radicalmente innovative alla spinta della legislazione europea o referendaria.
Nella consapevolezza che i singoli quesiti referendari non esauriscano la gamma degli interventi auspicabili, non si può però disconoscere il loro valore esemplare e profondamente innestato nei principi del diritto penale della libertà.
Sono questi i motivi che c’inducono a non mancare l’appuntamento, al costo di qualche incomprensione, mettendoci a bordo di un veicolo che si sta obiettivamente muovendo verso l’indirizzo ove risiedono le nostre idee.
Avremo modo di spiegare nei prossimi giorni, ovunque sarà possibile, i motivi specifici della nostra adesione, quesito per quesito e daremo notizia ogni giorno di tutte le adesioni.
Chiunque volesse aderire al Comitato può scrivere all’indirizzo mail amati.fabiano@consiglio.puglia.it”.
Comunicato stampa del Consigliere regionale della Puglia Fabiano Amati.