Cocciolo: Non ci può essere futuro, senza la buona educazione e una maggiore sensibilità verso i più deboli e sofferenti.
venerdì 31 dicembre 2021
Non ci può essere futuro, senza la buona educazione e una maggiore sensibilità verso i più deboli e sofferenti. Rispettare l’ altro, soprattutto i più deboli, chi soffre, chi ha anche bisogno di una parola dolce o di incoraggiamento, con i fatti.  Così  si rende una società migliore, con la  consapevolezza che questa è la strada virtuosa da seguire, ma coinvolgendo tutti, nessuno escluso. Dicevamo, con i fatti, e qui c’è da fare  ancora molto,  per evitare che certi incresciosi episodi  accadano, anche in luoghi e uffici pubblici dove la troppa  tecnicità e burocrazia dovrebbe lasciare maggiore spazio al  buon senso  e alle buone azioni.

Un’ episodio, accaduto nei  giorni scorsi a Brindisi e denunciato da una mamma di un soggetto autistico, dovrebbe far riflettere tutti, anche chi, come nel caso specifico, ricopre ruoli pubblici importanti, di fondamentale importanza per la vita, le esigenze dei cittadini e delle famiglie. Noi lo segnaliamo e denunciamo, non per far polemica  (noi, come sempre, siamo sempre disponibili per ogni eventuale replica o puntualizzazione), ma per dare un umile contributo, appunto, ad una maggiore sensibilità e sensibilizzazione verso problematiche che appartengono ad ognuno di noi.

A proposito di soggetti autistici (purtroppo, una grave patologia che colpisce diverse fasce d’età),  l‘Associazione Il Bene che Ti  Voglio, da diversi anni presente sul territorio brindisino (e non solo), supportata dalla Confesercenti Brindisi  e le varie  amministrazioni  locali, ha promosso nei mesi scorsi il progetto CITTA’ SMART IN BLUUna grande e significativa campagna e opera di sensibilizzazione, promossa in prima linea dalle famiglie di  bambini, ragazzi e soggetti autistici,  proprio per far capire ulteriormente le enormi difficoltà che attraversano quotidianamente queste  famiglie, quindi far conoscere ulteriormente tutte le iniziative da mettere in campo per sostenerle. Un progetto che ha  visto diversi protocolli di intesa con  le  amministrazioni locali del territorio brindisino e i rappresentanti di Confesercenti, ma che ancora tanta strada da percorrere. Un progetto, intanto, partito con  un “pass di cortesia“,  da  utilizzare  presso le attività commerciali che hanno aderito ma anche presso gli uffici pubblici, per agevolare le famiglie che portano con sé i propri figli  o parenti autistici. Non un favore, ma, appunto, una forma di gentilezza, cortesia, verso chi soffre.  E la  premessa per addentrarci nell’ episodio, denunciato soprattutto sui social, che dovrebbe far riflettere  e, soprattutto, agire.  Un episodio  non tollerabile, di cui si attendono le dovute scuse, per non sbagliare più, per comportarsi nel migliore dei modi, di fronte a  situazioni  difficili,  in un certo senso impreviste. 

Queste le  affermazioni, in sintesi, di  una mamma non polemica, ma arrabbiata, delusa, e portatrice di istanze, problematiche che devono essere maggiormente supportate, anche e soprattutto  in ambito istituzionale. 

E' accaduto un episodio abbastanza grave presso le Poste Italiane di Brindisi e nello specifico nella sede del Rione Paradiso. Mio marito, con mio figlio disabile si è recato presso la struttura suddetta e dopo aver ricevuto da parte di tutti quelli che attendevano il proprio turno il beneficio di poter passare avanti capendo benissimo la situazione, la dipendente allo sportello faceva notare a mio marito che senza il numero del proprio turno non poteva effettuare nessuna operazione. Mio marito, a sua volta e con gentilezza le ha fatto notare che era in compagnia del proprio figlio disabile e che male sopporta l'attesa come tutti i ragazzi autistici. La bella signora, la s piccola è d' obbligo, non ha voluto sentire ragione e continuava  a pretendere di vedere il numero del proprio turno. Forse dobbiamo insegnare a questa persona un po’ di senso civico e morale, forse dobbiamo renderla partecipe del nostro Progetto CITTA’ SMART IN BLU , farle capire che oggi ha dimostrato tutta la sua incapacità di amore verso i più deboli. In ogni caso sarà mia premura venire presso la struttura dove presta il servizio e consegnarle il "Pass di Cortesia" da apporre magari proprio di fronte alla sua postazione, giusto per ricordarle di non avere più comportamenti scorretti.  Le auguro di passare un sereno Anno nuovo.

Una vicenda che non  avrebbe bisogno di ulteriore commento,  noi saremo sempre al fianco dei più deboli, delle famiglie in difficoltà, combattendo l’ inutile e dannosa  burocrazia, ogni forma, in generale, di arroganza, superficialità, ignoranza, sottovalutazione .

BUON  ANNO A  TUTTI, SOPRATTUTTO  AI BISOGNOSI, A CHI DEVE ESSERE AIUTATO 

Ferdinando  Cocciolo.