lo rendono noto le associazioni Anasf, Assopam, Federagenti e Fiarc.
“Con il nuovo DPCM le nostre categorie hanno ricevuto il definitivo colpo di grazia per l’esercizio delle loro professioni e questa mancanza di considerazione da parte dell’Esecutivo – proseguono le quattro sigle, in un comunicato congiunto – è uno schiaffo violento in faccia a centinaia di migliaia di iscritti e alle loro famiglie, in sofferenza da molti mesi”.
Anasf, Assopam, Federagenti e Fiarc ricordano che “le categorie che rappresentiamo, costituiscono una delle parti più produttive del paese e movimentano circa il 70% del PIL italiano.
Nonostante la grande delusione il Governo ha i margini per rimediare, ma deve fare in fretta”; ragion per cui le quattro associazioni sono disposte “ad aprire immediatamente un tavolo con i Ministeri di competenza, al fine di porre rimedio a una mancanza grave e ingiusta”, ma anche a intraprendere “ogni azione necessaria, anche eclatante, per accendere un faro sulle nostre professioni e dare voce ai tantissimi colleghi in difficoltà”.
“Non c’è tempo da perdere – conclude la nota congiunta di Anasf, Assopam, Federagenti e Fiarc – una cosa è certa: i Ristori devono riguardare anche gli agenti, questo è indiscutibile e non più rinviabile”