Il 19 luglio 2004 Brindisi Seventh.it (l’iniziale denominazione di questo giornale on line, oggi BrindisiSera.it) pubblicava, subito dopo l’inaugurazione con l’esibizione in concerto del Maestro ed eccelso violinista Salvatore Accardo, un articolo del nostro Alfio Tarullo intitolato ironicamente “Il nuovo Teatro di Brindisi è una stazione ferroviaria?”
Il pezzo così concludeva, dopo aver segnalato inammissibili inadeguatezze e inattese superficialità stilistiche, del resto rilevate da altri commentatori.
“ Tutti sappiamo come i vari siti all’interno o all’esterno del teatro abbiano una loro specifica nomenclatura, tradizionale e simpatica
Si chiama ridotto o foyer la sala in cui si trattengono gli spettatori, in amabili o pettegoli conversari, negli intervalli dello spettacolo; si chiama ribalta o proscenio la parte anteriore del palcoscenico: la barcaccia è il palco grande che si trova agli estremi dei vari ordini di file di palchi verso il proscenio, il golfo mistico è la grande fossa in cui, invisibili, si situano l’orchestra e il direttore; abbiamo la balconata, la piccionaia o loggione ecc. e ognuno sa cosa siano. Nessuno si sognerebbe di chiamare il foyer ”sala d’aspetto”, proprio per rimanere fedeli alla terminologia teatrale.
Come si chiama, in questo rispettabile gergo, il sito in cui i miseri mortali (che non hanno per amico un assessore che ne ha fatto incetta) vanno a comprare i biglietti per assistere allo spettacolo?
Quel luogo, insomma, ove c’è lo sportello e da un’amabile inserviente si acquistano i biglietti per assistere allo spettacolo ? (quelli scampati alle bramosie di assessori e famigli vari). Suvvia, lo sanno tutti: si chiama ”BOTTEGHINO”.
E quel luogo presso la Stazione Ferroviaria ove si acquistano i biglietti per il treno? Perbacco, si chiama “BIGLIETTERIA”.
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L’osservazione critica non sortì effetto alcuno.
Ma qualche giorno prima della seconda inaugurazione -20 dicembre 2006 (diciamo quella effettiva)* con un memorabile concerto dell’Orchestra Cherubini diretta dal Maestro Riccardo Muti, l’indecente insegna “Biglietteria”, dopo insistenze e richiami da parte della nostra redazione, venne rimossa.
Finché, qualche giorno fa, è stata installata la nuova insegna: Botteghino.
Vorremmo annotare qualcosa circa la validità stilistica di questa insegna (p.e. la scelta dei caratteri, qui troppo artigianale) ma sarebbe inutile tanta puntigliosità.
redazione
*Il Teatro Giuseppe Verdi” è stato inaugurato il 20 dicembre 2006 dopo un lunghissimo iter burocratico reso infinito da problematiche relative all’agibilità.