L’inizio del campionato di serie D ha già messo in luce le protagoniste della stagione, rispettando, almeno finora, i pronostici della vigilia. Brindisi, Nocerina e Matera, a punteggio pieno, in vetta alla classifica, sono davvero più che un gradino più su delle avversarie, a caccia ancora di un rendimento costante e continuo. Ma, è l’organico che fa la differenza. Ed in questo, il Brindisi della famiglia Barretta fa scuola, pur se la panchina ancora non è adeguata alla formazione titolare. Insomma, pare che questo sia l’anno buono, quello che potrebbe regalare alla città il ritorno in serie C, ora Seconda Divisione.
Il rischio maggiore sarebbe sia l’eccessiva euforia che sta inevitabilmente prendendo tutto l’ambiente, sia la pazzia del campionato, che potrebbe svelare, tra chi adesso è indietro, anche qualche sorpresa poco lieta. C’é da rilevare, tra l’altro, come mister Silva abbia già individuato il suo
undici titolare, dopo qualche prova e qualche esperimento nel calcio di agosto. In stand by, almeno per il momento, Calasso, kettlun, Bahia e Modesto.
La sorpresa arriva da Adriano Fiore, non sempre in forma lo scorso anno, ma che in queste ultime settimane, dopo aver provato cosa significhi stare in panchina, ha ritrovato voglia, vitalità e, di conseguenza, il posto in squadra da titolare. E’ lui il padrone della fascia sinistra dell’attacco
biancoazzurro, bravo nel saper trovare al tempo giusto i suoi frombolieri, Moscelli e Galetti. Buon per lui e per i tifosi che hanno sempre creduto nelle sue doti.