Brindisi, 15 gennaio 2008. La Nafta Brindisi sfodera l’ennesima prova convincente e ritorna alla vittoria conquistando il secondo posto in classifica generale.
Il Lamezia Terme rappresentava un ostacolo particolarmente temuto, sia per la lunga trasferta da affrontare che per la forza di una squadra capace di battere il Bari e mettere in seria difficoltà la capolista Trepuzzi. In effetti i calabresi hanno dimostrato tutta la bontà del proprio organico dando vita ad un match discreto che ha messo in evidenza, soprattutto, l’ottima mischia. A conti fatti però la gara è risultata molto più agevole del previsto grazie ad una prestazione eccezionale degli uomini allenati da Donato Fontò, che, per lunghi tratti hanno dato l’impressione di giocare al gatto col topo.
Una Nafta concentrata, che ha controllato l’incontro, ha via via guadagnato terreno e, quasi con senso di ineluttabilità, ha sfiancato l’avversario, mentalmente e fisicamente. Dosare le forze e raggiungere il successo con poche folate offensive è carattere distintivo di una squadra indirizzata versa la piena maturità, caratteristica che, unita alla grande convinzione nei propri mezzi, potrà regalare ulteriori soddisfazioni. Se a questi fattori si aggiunge la grande forza mentale e la capacità di concentrazione che consente al XV biancazzurro di entrare immediatamente in partita dopo 6 ore di pullman, il quadro è completo e ribadisce che Brindisi può puntare dritto ai playoff, traguardo inattese alla vigilia della stagione.
La gara.
La Nafta, che beneficia dell’esordio stagionale del forte seconda linea Quatela, parte subito forte e dopo appena due minuti guadagna una punizione che purtroppo non centra i pali.
Segue una fase di studio tra le due squadre durante la quale il gioco ristagna a centrocampo. Al 12’, però, una punizione realizzata dal calabrese Foti rompe l’equilibrio, portando il Lamezia sul 3-0.
La reazione brindisina è veemente: giusto il tempo di riprendere il gioco e la Nafta guadagna una punizione sugli sviluppi di una mischia a 5 metri dalla linea di meta. Questa volta Fabrizio De Caro capitalizza l’occasione e centra i pali riportando il punteggio in parità.
Sul 3-3 la partita si stabilizza con le due squadre che riprendono a fronteggiarsi a centrocampo, in un gioco spezzettato. Il Lamezia ha un leggero sopravvento nelle mischie chiuse ma mostra un gioco alla mano abbastanza approssimativo mentre la Nafta appare sorniona dando l’impressione di controllare l’avversario ed attendere il momento giusto per colpire. Ed è quello che puntualmente accade intorno alla metà del primo tempo. Dapprima con un’azione insistita, fatta di ruck e veloce gioco alla mano, la Nafta conquista la terza punizione (nuovamente non realizzata), poi Cacciatore raccoglie un pallone vagante sulla trequarti lametina, si invola in meta e schiaccia l’ovale in mezzo ai pali. E’ la marcatura che, unita alla successiva trasformazione di Prudentino, porta il parziale sul 10-3.
Subita la meta il Lamezia tenta un abbozzo di reazione, guadagnando una punizione sui 22 metri che Foti provvede a realizzare. Oramai, però, il motore della Nafta si è acceso e negli ultimi 10 minuti della frazione, i biancazzurri, pur senza strafare, riescono ad operare il break grazie a due punizioni realizzate dai fratelli De Caro che conducono le squadre al riposo sul risultato di 16-6. Da sottolineare il notevole gesto tecnico di Giuseppe De Caro, abile a centrare i pali da oltre 35 metri.
Il secondo tempo si apre con qualche screzio che porta all’ammonizione di un giocatore per parte, e con F. De caro che al 9’ realizza un’altra punizione per il 19-6. Il Lamezia prova a rientrare in partita ma la sua azione risulta confusa e molto fallosa. Con il passare del tempo, accertata l’enorme difficoltà a superare lo scoglio di un avversario che controlla la gara senza problemi, nelle fila dei nero-verdi di Calabria monta un po’ di sfiducia, e Brindisi ha gioco facile nell’insediarsi stabilmente nella metà campo locale.
La superiorità pugliese è tale che, dopo l’ennesima punizione errata, l’ottimo arbitro Mazzucca è costretto a concedere una meta tecnica. Il merito è tutto del neo entrato Luconi, che, nel tentativo di recuperare l’ovale in seguito ad un suo calcetto in area di meta, viene ostacolato fallosamente più volte senza palla. La trasformazione di Prudentino fissa il punteggio sul 26-6.
Con la partita ormai in archivio comincia la girandola di sostituzioni. Cambiano gli uomini in campo ma non l’inerzia della gara e per la Nafta è agevole realizzare la terza marcatura. Il merito è ancora una volta di un nuovo entrato, in questo caso Cantanna. L’ala ospite si produce in un’impressionante scatto che crea scompiglio tra le linee difensive lametine e per Cassiano è quasi uno scherzo recuperare il pallone dalla conseguente ruck, schiacciare in meta ed esibirsi in una pregevole esultanza stile “break dance”. La trasformazione di G. De caro fissa il parziale sul 33-6.
La Nafta, con la gara ormai agli sgoccioli, cerca la quarta metà (quella che regala il bonus di un punto in classifica) ma la manca di un soffio al termine di una ragguardevole azione alla mano. I secondi finali arridono, invece, ai calabresi che marcano la meta della bandiera con Isabello. Sulla trasformazione di Foti, che fissa il punteggio sul 13-33, arriva il fischio finale.
Domenica prossima la Nafta sarà chiamata ad affrontare un altro match importante. Sul terreno del Sant’Elia scenderà il Cus Foggia reduce dalla brillante vittoria contro il Bari che le ha permesso di appaiare in classifica proprio i brindisini. Un incontro da seguire… e da vincere. La squadra che raggiungerà il successo potrà lanciare la candidatura ufficiale verso i playoff per l’accesso alla serie B.
Maggiori informazioni e foto sul sito internet dell’A.S. Nafta Rugby Brindisi:
www.naftabrindisi.it