Iniziativa culturale della “Dante Alighieri” di Brindisi
mercoledì 3 novembre 2010

Mercoledì 10 novembre, alle ore 19.00, presso i Bastioni S.Giacomo di Brindisi, a  cura del Comitato  della Società ”Dante Alighieri” ,verrà  presentato il libro ”I racconti della pentola” di Vittorio Stagnani, (scrittore e giornalista)  edito da Progedit. Introdurranno Ettore Catalano (docente di Letteratura all’Università del Salento-Lecce) e Pino De Luca,  poliedrico politologo e “pensatore”, noto ai lettori di BrindiSera per i suoi scritti caustici e scanzonati, nonché cultore dell’edonismo gastronomico. Interverrà l’’editore Gino Dato della “Progedit”


---oo0oo---


Il libro racconta, in un  linguaggio discorsivo piano e insieme aperto a suggestioni narrative, i  piaceri della gola a quanti sono sensibili, dame e cavalieri, al gusto  della buona vita, mescolando garbatamente esperienze di  vita, viaggi,ricette del ben cucinare. L’autore è ben noto per la sua  attività di giornalista enogastronomico e per i suoi libri di  cucina, ma gli amici lo conoscono ed apprezzano come chef di grandi  qualità e generosità.

Il viaggio gastronomico diventa un romanzo vero e proprio, che a tratti, può diventare autobiografico: il mercato di via Montegrappa, il molo Pizzoli, la Basilica di San Nicola a Bari, e ancora la Valle d’Itria fino al Salento e la Murgia. Ma non è tutto: le immagini che accompagnano il testo sono acquerelli creati dallo stesso autore, una nota di colore, divertente, che rendono ogni pagina più viva e danno forma alle sensazioni descritte.

E in più, come un “ingrediente speciale”, un’invenzione divertente e decisamente armonica con tutto il testo: le interviste immaginarie a grandi cuochi e studiosi di gastronomia. Un “botta e risposta” dal ritmo a volte incalzante, ma che non si allontana mai dal Lettore elevandosi ad alti temi di dottrina culinaria sofisticata, ma che resta come una piacevole conversazione fra “autori”, elegante, chiara e a tratti, molto divertente.

Apicio, Vincenzo Corrado detto l’“Oritano”, Olindo Guerrini, Pellegrino Artusi, Luigi Veronelli, Luigi Sada, fanno compagnia all’autore e al Lettore, spillando verità gastronomiche e perle di saggezza cultural-culinaria. Non che Stagnani ne abbia bisogno, a dire il vero. Nel suo scritto ci sono diversi spunti, che seppur restino nel tema culinario, sono di grande attualità e riflessione: per citarne uno, per esempio, la nobile arte del saper cucinare gli avanzi, con tale fantasia da rendere “principe anche un rannocchio” così da regalare una inaspettata bontà che evita allo stesso tempo gli sprechi nell’era della “Grande Matrigna” (in periodi di crisi globale, come questa).

Ma il testo non si esaurisce qui: i diversi riferimenti attuali di piatti e luoghi, rendono l’opera, fra le righe, una sorta di vademecum per ricercare e trovare i posti dove riscoprire la buona cucina, un percorso gastronomico vero e proprio, come quelli ricercati e sponsorizzati nelle zone pugliesi e italiane più in generale.
Siete tutti invitati…