Si intitola “I Guraghe dell’Etiopia. Lineamenti etnografici di un’etnia di successo” il nuovo libro del brindisino Antonio Luigi Palmisano, ricercatore e docente di Antropologia Sociale e Antropologia del Diritto presso numerose Università italiane e straniere (Berlin, Leuven, Addis Abeba, Göttingen, Roma, Torino, Lecce) che ha svolto pluriennali ricerche sul terreno in Europa, Africa dell’Est e Asia Centrale.
Autore di numerose pubblicazioni in Antropologia del Diritto applicata alle dinamiche sociali e politiche di fondazione dell’ordine, è attualmente Professore di Antropologia Culturale e Antropologia Politica presso l’Università di Trieste.
Il libro, edito da Pena Editore di Lecce sarà presentato nel corso di una conferenza dibattito dal titolo “L’Italiae l’Etiopia” in programma per lunedì 11 agosto alle ore 20.00, presso il Castello Dentice di Frasso di Carovigno.
All’interno del volume si racconta di come nel tormentato e sofferto processo politico e sociale di globalizzazione e di incontro con l’economia di mercato, i Guraghe non hanno avuto nulla di fondamentale da disapprendere per competere con successo all’interno della nuova struttura di rapporti, se non forse la pratica di coltivazione dell’ensete saldamente inscritta nel contesto della struttura segmentaria del gruppo locale e di discendenza.
La coltivazione dell’ensete è dunque rimasta come attività agricola ed economica di sussistenza, caricandosi al contempo di significati politici, culturali, etnici ed economici tali da contribuire alla ridefinizione di una moderna identità guraghe. Da persone senza diritti a garanti del diritto, da reietti ad artigiani, da facchini a imprenditori, da supposti pagani a sostenitori di un ecumenismo tutto africano, da schiavi a signori dell’economia nazionale, i Guraghe rappresentano oggi uno dei più interessanti casi di originale formazione di una borghesia in Africa.
Brindisi, 31/07/08