Assenteismo al Comune di Erchie: un altro punto di vista sulla vicenda - di Fania Alemanno -
domenica 19 febbraio 2017
A pensar male si fa peccato, ma spesso si azzecca direbbe qualcuno. Soprattutto a fronte degli sviluppi sul caso di presunto assenteismo al Comune di Erchie.

Incassata la Riforma Madia e gli interventi sui “furbetti” del cartellino della PA e passata la sbornia mediatica della stampa locale e nazionale, è tempo di dare uno sguardo ai fatti accaduti nella cittadina di Erchie in provincia di Brindisi, scossa da 10 giorni di terremoto mediatico.

18 dei 22 dipendenti del Comune colpiti da avviso di garanzia, 6 dei quali sospesi per 4 mesi; fra questi ultimi, 4 con ruoli dirigenziali “de facto”, dacché nei Comuni al di sotto dei 10.000 abitanti i capi area svolgono mansioni di responsabilità equiparabili. La notizia è che lunedì 20 febbraio tutti e 6 i dirigenti rientreranno in servizio, stante la revoca della misura interdittiva appena firmata dal GIP Stefania De Angelis e recapitata stamane ai dipendenti coinvolti in questa storia surreale.

Surreale perché balza all'occhio il numero elevato dei dipendenti indagati e la contestuale domanda: ma chi lavorava in quel Comune? Chi produceva atti? Chi inviava PEC e mail? Chi riceveva i cittadini, organizzava e partecipava alle assise comunali? Chi apriva e chiudeva i cancelli, ordinava la carta igienica, dirigeva il traffico, emetteva e incassava i tributi?

Lassismo dilagante e perdurante

L’informativa della GDF di Francavilla F.na ha raccolto le segnalazioni di una dipendente comunale addetta alla “quadratura” dell'orario lavorativo dei dipendenti, tramite il raffronto delle timbrature d'ingresso e uscita e le eventuali distonie. Ben informata sul presunto andazzo, dalle sue dichiarazioni la quasi totalità dei dipendenti del Comune “autogestiva” le timbrature d'ingresso e uscita dagli uffici. Le dichiarazioni disegnano un quadro degno dei migliori baccanali romani, compresa la connivenza fra amministrativi e politici. Eppure, a guardar bene, il numero degli indagati appare fuori ogni logica statistica, prima ancora che ogni logica pura, considerato il fatto che in 16 anni (perché i comportamenti fraudolenti sarebbero iniziati nel 2000) sono state 5 le amministrazioni di vari colori susseguitesi. Immaginarle tutte conniventi o soggiogate alla lobby degli amministrativi è chiaro sforzo di fantasia borderline con la fantascienza.

Il caso: la dirigente “assente” e la piazza gremita

Varrebbe la pena scrivere delle incongruenze delle indagini che, da una parte monitorano con chirurgica precisione ingressi e uscite, rilevando spesso ritardi o assenze dell'ordine inferiore ai 10 minuti (considerati fisiologici nelle premesse stesse dell'ordinanza di misura cautelare), ma al contempo, omette sistematicamente di accertare le motivazioni delle presunte momentanee assenze ingiustificate.

Emblematica l'immagine della dirigente che il 16 dicembre 2015 esce dagli uffici comunali per andare in pasticceria (tempo dell'assenza accertato dalle telecamere un minuto) per poi dissolversi nel nulla e ricomparire 2 ore dopo con la propria auto guidata dal Sindaco, ella accanto. A chiarire la vicenda i giornali del giorno seguente (17 dicembre 2015) che pubblicano le foto della conferenza stampa alla quale la dirigente aveva partecipato a Brindisi, per la presentazione di un' iniziativa solidale che quell'anno sarebbe poi approdata proprio a Erchie, la domenica successiva. Quella domenica la dirigente verrà nuovamente immortalata mentre timbra di buon mattino e ri-timbra alle 13.30 circa ma, come rilevano le indagini, senza salire in ufficio. Verrebbe da chiedersi perché dovrebbe, stante l'organizzazione dell'evento in piazza ed essendo lei stessa addetta all'accoglienza delle autorità convenute in una piazza gremita di mamme, papà e bambini in festante.

Sullo sfondo della vicenda l'umiliazione subita dai dipendenti, etichettati dall'opinione pubblica come “#furbetti”, e la sospetta solerzia della dipendente che ha dato il via alle indagini con l'esposto, soprattutto alla luce di una causa che la vedrebbe contro il Comune di Erchie e che potrebbe contenere una corposa richiesta di risarcimento. Come dire, a pensar male si fa certamente peccato, ma spesso ci si azzecca.       

Fania Alemanno