Convenzione Blu. Oltre 4mila gli iscritti all’iniziativa che si è tenuta domenica presso il “The Church Village” di Roma.
Inizia così il percorso verso un centrodestra ricompattato non solo intorno al “No” chiaro e forte alla riforma costituzionale fatta da Matteo Renzi e al vaglio del voto nell'imminente tornata referendaria. Un centrodestra che si ricompatta con la prospettiva di ricostruire la propria identità ad ampio raggio mettendo a punto una piattaforma programmatica concertata con gli elettori e con l'obbiettivo di arrivare alle politiche del 2018 con un leader scelto attraverso le primarie.
Oltre 4mila gli iscritti all’iniziativa che si è tenuta domenica presso il “The Church Village” di Roma. I presenti travolti dall'entusiasmo della partecipazione e dalla volontà di costruire insieme un nuovo movimento. Interventi di relatori di altissimo livello, sei i tavoli tematici tutti seguitissimi: Ue e immigrazione, tasse e banche, pensione e welfare, burocrazia, sud, statuto e regole del Movimento. Praticamente c’è tutto: il presente e il futuro della società italiana vista e pensata da destra. Dall’ipotesi di rinegoziare i trattati in Europa all’idea di rimettere in moto il Paese attraverso uno choc fiscale. Dalla rivoluzione burocratica all’abiura delle politiche assistenzialiste per il Sud.
E poi una scelta di campo che non lascia dubbi: stare dalla parte delle piccole imprese, sempre e comunque. Non a caso una delle parole d’ordine più suggestive della manifestazione è: “Quello che va bene alle piccole imprese va bene all’Italia”. Insomma, c'è poco da dire se non che la Convenzione Blu è stata un grande successo che ha sorpreso anche gli organizzatori. Il centrodestra italiano ha, oggi, più che mai bisogno di una forza modernizzatrice, innovativa, capace di posizioni coraggiose al momento assenti dalla scena politica italiana: chissà che davvero questa forza cominci ad esistere.
Oltre 4mila gli iscritti all’iniziativa che si è tenuta domenica presso il “The Church Village” di Roma. I presenti travolti dall'entusiasmo della partecipazione e dalla volontà di costruire insieme un nuovo movimento. Interventi di relatori di altissimo livello, sei i tavoli tematici tutti seguitissimi: Ue e immigrazione, tasse e banche, pensione e welfare, burocrazia, sud, statuto e regole del Movimento. Praticamente c’è tutto: il presente e il futuro della società italiana vista e pensata da destra. Dall’ipotesi di rinegoziare i trattati in Europa all’idea di rimettere in moto il Paese attraverso uno choc fiscale. Dalla rivoluzione burocratica all’abiura delle politiche assistenzialiste per il Sud.
E poi una scelta di campo che non lascia dubbi: stare dalla parte delle piccole imprese, sempre e comunque. Non a caso una delle parole d’ordine più suggestive della manifestazione è: “Quello che va bene alle piccole imprese va bene all’Italia”. Insomma, c'è poco da dire se non che la Convenzione Blu è stata un grande successo che ha sorpreso anche gli organizzatori. Il centrodestra italiano ha, oggi, più che mai bisogno di una forza modernizzatrice, innovativa, capace di posizioni coraggiose al momento assenti dalla scena politica italiana: chissà che davvero questa forza cominci ad esistere.
Presente alla convention una nutrita delegazione di simpatizzanti fittiani giunti dal capoluogo della provincia brindisina e guidati dal Senatore Vittorio Zizza. Presenti anche l’onorevole Nicola Ciracì, e diverse rappresentanze di politici in carica nei diversi comuni del territorio brindisino
Articolo e fotoservizio di Salvo Di Franco