"Sul nostro porto dobbiamo pensare alla scelta migliore e ad una partnership regionale che si basi su sinergie e opportunita'" ha dichiarato la Sindaca di Brindisi Angela Carluccio nel corso del suo intervento nella celebrazione dei santi patroni. E il momento delle scelte e di una linea d'azione da parte del Consiglio Comunale brindisino che dovra' essere condivisa si avvicina.
E' stato convocato d'urgenza per mercoledi prossimo un Consiglio Comunale monotematico sulle vicende del porto e dell'Autorita' Portuale, dopo tra l' altro varie conferenze dei capi gruppo che, congiuntamente al primo cittadino e alla giunta, si erano espresse in tale direzione.
Un' assise monotematica alla quale dovrebbero partecipare il Presidente.della Regione Puglia Michele Emiliano, i parlamentari brindisini, consiglieri regionali. Proprio con il governatore pugliese, l'amministrazione comunale targata Angela Carluccio dovra' stabilire ufficialmente una linea d'azione comune che dovra' poi portare alle istanze della Regione Puglia presso il Ministero dei Trasporti e Infrastrutture. Uno scenario, tanto per intenderci, che almeno in questa occasione, dovra' mettere da parte rivalita' e conflittualita' politiche.
Ma quale sara' o potrebbe essere la soluzione migliore per il nostro porto? In sostanza, il Consiglio Comunale dovra' deliberare l'indirizzo politico per poi affidare a Michele Emiliano "le chiavi" per ogni azione riguardo la richiesta di moratoria e la scelta con chi accorpare l'Autorita' Portuale.
A tal proposito, le forze politiche sembrano divise. La maggioranza del fronte moderato che sostiene Angela Carluccio vorrebbe optare per Taranto, mentre le forze di opposizione spingerebbero per la soluzione Bari. Anche se, ad esempio, c'e' il Partito Democratico che farebbe di tutto per arrivare a quella Autorita' di Sistema di cui si era tanto parlato prima dell' emissione ufficiale del decreto di riforma.
Staremo a vedere, in attesa di un Consiglio monotematico che tutto dovra' (dovrebbe n.d.r.) rappresentare tranne una passerella.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.