Dopo le prime due tappe in provincia, il «Barocco Festival» approda a Brindisi, nel Chiostro della Curia Arcivescovile, venerdì 26 agosto alle ore 21, con due intermezzi di Giuseppe Sellitto, «La vedova ingegnosa», inseriti nell’opera seria «Demofonte» di Leonardo Leo. L’orchestra barocca «La Confraternita de’ Musici», per la direzione del M.O Prontera, accompagna il soprano Claudia Di Carlo, nel ruolo di Drusilla, e il baritono Angelo De Leonardis, in quello di don Strabone. Torna in scena Angelo Raffaele Antelmi. Presenta la serata Antonio Celeste.
I due intermezzi, su libretto di Tommaso Mariani, andarono in scena il 20 gennaio 1735 a Napoli nel «Teatro San Bartolomeo» per intervallare gli atti dell’opera di Leo, allestita per solennizzare il diciannovesimo compleanno di Carlo III. Il Teatro, disposto all’opera seria, si apprestava a concludere la sua attività per far posto al «San Carlo», «nuovo, sublime, ampio teatro, di cui più vasto Europa ancor non vide» (cit. Benedetto Croce), baluardo architettonico e drammaturgico dell’avvento borbonico. Un avvento che segna altresì, nel Regno di Napoli, l’estinzione degli intermezzi, operine argute pensate per gli intervalli delle opere serie, ai quali il sovrano preferiva spettacoli di balletto tra un atto e l’altro, come dimostrano i libretti delle opere rappresentate a partire dall’autunno del 1735. Nel 1738 appaiono per l’ultima volta anche a Milano, al «Teatro Ducale», nel 1740 a Roma, al «Teatro della Pace». I pochi intermezzi che sopravvivono vengono tutt’al più eseguiti come composizioni a sé stanti.
Quelli di Drusilla e don Strabone, quindi, furono gli ultimi intermezzi andati in scena al «San Bartolomeo», peraltro curiosamente replicati a distanza di pochi mesi, in una versione parzialmente riveduta, tra gli atti di «Emira», dramma serio di Leonardo Leo, rappresentato nell’estate dello stesso anno.
La trama è semplicissima: Drusilla è determinata a vincere le resistenze di don Strabone e a sposare quest’ultimo, medico improvvisato e uomo pavido ma con una ricca borsa e, ne siamo certi, un non secondario spiccato senso dell’umorismo: attrattive irresistibili per la nostra energica e per niente afflitta vedovella. Quello in scena a Brindisi è un degno anticipo del teatro comico successivo agli intermezzi, ma che viene prefigurato con situazioni e trovate qui già presenti: personaggi costruiti per essere utilizzati in altre composizioni, la risata che scatta senza inibizioni, i capovolgimenti improvvisi che specchiano la fragilità umana, la parodia e il grottesco, trovate da palcoscenico.
Ma se spontaneo è il richiamo al teatro musicale comico, altrettanto marcato è quello alle convenzioni drammaturgiche seicentesche. Nelle belle e interessanti voci di Claudia Di Carlo e Angelo De Leonardis ritroveremo così la giovane scaltra e il medico avaro (e anche un po’ misogino). La versione de «La vedova ingegnosa», realizzata dagli interpreti dell’orchestra «La Confraternita de’ Musici», restituisce vivacità e spessore teatrale a una partitura riscoperta nel 2002 dal direttore musicale.
Venerdì 26 agosto ore 21.00
Brindisi, Chiostro della Curia Arcivescovile (piazza Duomo)
LA VEDOVA INGEGNOSA
Intermezzi di Giuseppe Sellitti dall’opera «Demofonte» di Leonardo Leo
Claudia Di Carlo soprano | Angelo De Leonardis baritono
Orchestra Barocca La Confraternita de’ Musici
Cosimo Prontera direttore al cembalo
Raffaele Tiseo violino principale
Pierpaolo Del Prete primo violino
Cristiano Brunella primo violino
Laura Scipioni secondo violino
Giuseppe Monopoli secondo violino
Claudia Laraspata viola
Gianlorenzo Sarno violoncello
Maurizio Ria violone
con la partecipazione scenica di Angelo Raffaele Antelmi
presenta Antonio Celeste