Il Portavoce Provinciale di Fratelli d'Italia-AN risponde a Cesare Mevoli
lunedì 18 luglio 2016
Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma di Luciano Cavaliere, Portavoce Provinciale di Fratelli d'Italia-AN, che fa seguito all'annuncio di Cesare Mevoli circa l'abbandono di Fratelli d'Italia

di seguito il testo integrale


Caro Cesare,
mi rammarico nel leggere la tua nota, penso che la militanza e la vicinanza che ci ha accomunati in tutti questi anni è servita a ben poco, ti faccio un in bocca al lupo per il tuo futuro ma ricordo a me stesso ancor prima che a te, che quando da Roma ci sollevarono la questione delle tua presa di posizione differente alla linea del partito, con la sottoscrizione della lettera di Azione Sociale, la nostra comunità si spese in blocco per garantire la tua posizione. Ricordo ancora che nonostante in molti, sia rapprensentanti del partito e non solo di Brindisi, sia semplici elettori, mi rivolgevano lamentele di una tua ambiguità politica, cercando spiegazioni su posizioni a volte fin troppo chiare, il sottoscritto ha sempre cercato di nascondere l'evidenza, preferendo credere che insieme si poteva costruire un percorso culturale fatto dall'innesto fra nuove leve e gente con esperienza come te, non ho mai dubitato, come nessuno in questo partito, del valore aggiunto che una persona della tua esperienza politica poteva portare, e molte volte ho cercato di difendere, come si fa nelle migliori famiglie, le posizioni di un fratello maggiore che agli occhi di molti erano sempre più indifendibili.

Le sconfitte fanno male, ne siamo consapevoli e sappiamo che a volte è più facile sfogare le proprie rabbie e delusioni dopo una sconfitta che provare a farsi forza insieme e rialzarsi, capisco i malumori e i turbamenti che ti hanno travolto, li so, li ho ascoltati, a volte condivisi, altre volte no, ma capisco anche che le tue posizioni sono anche figlie delle scelte fatte su scala nazionale dall'ex sindaco di Roma, scelte già chiare da tempi non sospetti, da quando si continuava a ripetere che Azione Sociale fosse solo un associazione. Ancor prima sai bene di come questa comunità, alle europee non si è posta il minimo problema di contribuire anche a sostenere la campagna elettorale dello stesso Alemanno, lo hanno fatto in tutti i comuni della provincia, nonostante tutto e il contrario di tutto, nonostante le storie personali di ognuno di noi, nonostante le appartenenze passate e nonostante le amicizie e le inimicizie.  

E proprio in merito alle prese di posizioni sulle dinamiche provinciali e comunali, nell'ultimo direttivo provinciale abbiamo dato seguito a quelle che potevano essere legittime richieste, azzerando di fatto il direttivo, aprendo a qualunque scelta fosse stata utile per la ricostruzione di un percorso, dando mandato ad ogni circolo comunale di ri-autodefinirsi nel miglior modo possibile. Da segretario provinciale del movimento giovanile di quel partito che i nostri "colonnelli" e "tenenti" hanno distrutto, ti rivolgesti ad un quattordicenne spiegando l'importanza di resistere e combattere da dentro,  per cambiare perché i partiti si cambiano da dentro e non inseguendo i fantasmi di qualcosa che per mille ragioni non tornerà più, perché proprio coloro che oggi la reclamano sono tra i primi a far sì che nulla di quanto abbia vissuto la destra in questo ventennio, non tornerà più.

É la stessa cosa hai continuato a ripetere non troppo tempo fa quando polemizzavamo sull'abbandono di altri dirigenti, tutti pronti a scappare per il miglior offerente. Capisco il tuo malessere però perdonami ma mi viene di pensare che l'assenza di quelle idee forti che giustamente lamenti, in ambito nazionale ancor prima che in ambito locale, vanno colmata con l'impegno di ognuno di noi ricercato in quelle  "primarie delle idee" che si contrapponevano a posizioni poco chiare, di chi sosteneva che il presidente Monti fosse "aggregante per il centro destra"...anche in quel caso eravamo su posizioni differenti, come lo siamo stati sulla vicenda "Fondazione AN" perché chi ha fallito si assuma le responsabilità di farsi da parte... ma nonostante questo, siamo andati avanti per rimettere insieme qualcosa che era andato disperso, non un mondo di uomini di destra, ma un mondo di idee e valori, ma questo oggi non è un confronto di idee, ognuno ha le sue, giuste o sbagliate, condivisibili o meno, criticabili o meno, questa è una resa da parte tua di lasciare una barca in mezzo al mare, io ho smesso di inseguire persone, "colonnelli", ammiragli e soprattutto fantasmi,
pensavo lo facessi anche tu...

Luciano Cavaliere