Questo è quello che emerge, ancora una volta, dagli impegni che il Governo nazionale e regionale avevano assunto firmando il 14 ottobre 2015 un accordo con l’allora Amministratore Delegato di Trenitalia per prolungare la tratta di Frecciarossa fino a Lecce. Finalmente, ed in grave ritardo, è stato servito un piccolo contentino, assolutamente insufficiente, che dispone il servizio solo per un periodo di tempo limitato al fine settimana ed a orari impossibili per l’utenza che ne dovrebbe usufruire.
Una presa in giro per i cittadini della provincia di Brindisi e Lecce che, evidentemente, sono considerati non meritevoli della soddisfazione di una esigenza da anni ritenuta strategica non solo per essi, ma anche per i turisti che affolleranno le nostre località, soprattutto nel periodo estivo. Non ci meravigliamo perché lo stesso masterplan per il sud presentato dal Governo esclude il porto e l’aeroporto di Brindisi dai circuiti turistici che contano, mortificandone le potenzialità e favorendo lo sviluppo di altri territori come Bari.
Continuano i proclami, le promesse dei nostri rappresentanti politici a livello nazionale e regionale che “vogliono bene alla nostra città” e si sono impegnati a farla uscire dal ghetto in cui si trova, ma” il FRUTTO non si vede ancora sull’albero”,anche se la stagione estiva è iniziata. Discriminazione e superficialità ci condannano in una situazione di subalternità sociale ed economica di cui non si intravede la fine. I cittadini continuano ad essere illusi e trascurati. Ed allora non bastano più le proteste. Se ne facciano una ragione i nostri rappresentanti istituzionali e dimostrino la loro capacità di difendere le esigenze di una collettività da tanto, troppo tempo abbandonata a se stessa.
Licchello Antonio - Segretario CST