Nell’ambito delle direttive rese dal Questore di Brindisi, Dottor Roberto GENTILE, rivolte all’attento controllo del territorio di competenza, nei giorni scorsi, i poliziotti del Commissariato della Città Bianca, portavano a termine un decisivo intervento di salvataggio, scongiurando il peggio per una donna del posto.
Più nei particolari, i dettagli dell’operato: giungeva presso la locale Sala operativa, una richiesta di intervento da parte della Polizia di Stato, presso una privata abitazione ove, una donna del posto, minacciava seriamente di farla finita. Tempestivamente notiziato, un equipaggio della Squadra Volante del Commissariato, si recava immediatamente sul posto e, ivi giunto, con le necessarie cautele che la delicata situazione richiedeva, accedeva all’interno dell’appartamento unitamente a personale del servizio sanitario del 118, nel frattempo sopraggiunto.
Dinanzi agli operatori si aveva la presenza di una donna in totale stato confusionale dovuto alla smisurata assunzione di psicofarmaci ed alcool che, non appena notati i soccorritori, dava in escandescenza, abbandonandosi a gesti di autolesionismo e di inaudita violenza, tanto che anche il benché minimo approccio, sembrava impossibile.
Di fatti la stessa, si rivolgeva ai presenti e agli stessi diceva che se avessero provato ad avvicinarsi, l’avrebbe fatta finita, tagliandosi le vene. Anche il minimo errore di valutazione o un movimento sbagliato da parte dei poliziotti, avrebbe potuto far precipitare, il già precario e difficile scenario operativo.
Pertanto, i 2 poliziotti intervenuti, con estrema cautela e pazienza, imbastivano una graduale trattativa con la malintenzionata, volta a farla desistere dagli insani proposi suicidari nonché a creare un rapporto di fiducia che potesse farle comprendere la necessità delle cure mediche del caso, al fine di intraprendere un percorso che la potesse riabilitare psico-fisicamente. Il tentativo, apparso fin da subito non agevole e particolarmente difficoltoso, inizialmente sortiva gli esiti sperati allorquando, la signora si allontanava dal balcone e, seppur ancora molto riluttante ed insofferente alla presenza dei poliziotti, raggiungeva il soggiorno, ove si adagiava, in evidente stato confusionale, sul divano. Si proseguivano i dialoghi rivolti a convincerla a raggiungere l’ospedale, ma, la stessa frapponeva sempre un fermo e convinto rifiuto, dicendo di sentirsi bene e di non aver bisogno di niente e di nessuno. Inoltre, ad un certo punto, presa da un raptus, dava uno spintone ad uno dei 2 Agenti e, divincolatasi, si recava nuovamente in cucina ove afferrava un grosso coltello, portandoselo all’altezza dei polsi, intenta ad inciderli.
Solo la prontezza d’azione dei componenti dell’equipaggio di Volante, riusciva a far si che gli stessi raggiungessero la suicida e, bloccandola, riuscivano a toglierle il coltello dalle mani, riportandola con non poca fatica, all’interno del soggiorno. La stessa, però, continuava a dimenarsi con estrema veemenza e vigore tanto che, procurando lesioni ad uno dei poliziotti presenti, si liberava nuovamente con l’intento sempre di prendere qualcosa di appuntito e di tagliente, presente all’interno della cucina, ma anche questo suo secondo tentativo veniva fortunatamente evitato dalla prontezza dei riflessi degli operatori del Commissariato ostunese che, anche in questa seconda occasione, ne bloccavano sul nascere i propositi suicidari.
Ricondotta con fatica e fatta adagiare sul divano del salotto posto all’ingresso dell’appartamento, si doveva procedere alla somministrazione da parte di personale sanitario di appositi farmaci tranquillanti che, solo dopo un po’ ne contenevano la furia.
Sussistendo la chiara possibilità che se fosse lasciata da sola avrebbe certamente ripetuto gli insani gesti di autolesionismo, d’intesa con il medico di turno presso l’autoambulanza del 118 e con l’ausilio di personale del Comando della Polizia locale di Ostuni, la malcapitata veniva accompagnata presso il presidio ospedaliero di Brindisi in regime del non evitabile Trattamento Sanitario Obbligatorio.
Il tempestivo e quanto mai opportuno intervento posto in essere dagli operatori del Commissariato di P.S. di Ostuni ha scongiurato che per ben 2 volte la donna portasse a termine l’insano proposito, così salvandole la vita ed avviandola ad un percorso di cura che ne potesse garantire una guarigione psico-fisica.
I servizi a garanzia della sicurezza generale e, come l’episodio descritto dimostra, di quella personale, proseguiranno nei prossimi giorni da parte del personale del Commissariato della Città Bianca.