Stamane, a seguito di una segnalazione pervenuta presso la Sala Operativa della Capitaneria di porto, i militari della sezione Polizia Marittima della Capitaneria di Porto di Brindisi, guidati dal Capitano di Vascello (CP) Salvatore MINERVINO, hanno proceduto al sequestro di oltre 1.000 esemplari di ricci di mare ed alla contestazione di illecito amministrativo per un ammontare di 4.000 (quattromila) euro, ad un pescatore sportivo che aveva praticato tale tipo di pesca superando il limite di 50 esemplari come previsto dalla normativa vigente.
Il trasgressore, dopo circa un’ora di appostamento da parte dei militari, è stato sorpreso in flagranza mentre era intento a caricare sul proprio autoveicolo i ricci di mare, precedentemente prelevati in località Specchiolla nel territorio del Comune di Carovigno (BR). Gli esemplari confiscati, ancora vivi, destinati, presumibilmente, alla vendita illegale sulle strade del territorio comunale o presso i ristoratori locali, sono stati rigettati in mare dal personale della Capitaneria di porto operante.
“Il riccio di mare - è una risorsa tipica del nostro territorio che purtroppo a causa della pesca illegale rischia di scomparire dalle nostre tavole e, soprattutto, dalle nostre tradizione”. Il Comandante MINERVINO, assicura che in questi giorni, in tutto il Compartimento Marittimo di giurisdizione, continueranno gli accertamenti al fine di verificare il rispetto, non solo della normativa in materia di cattura dei ricci di mare, ma delle leggi che tutelano l’intera filiera ittica ed il consumatore finale.
Il trasgressore, dopo circa un’ora di appostamento da parte dei militari, è stato sorpreso in flagranza mentre era intento a caricare sul proprio autoveicolo i ricci di mare, precedentemente prelevati in località Specchiolla nel territorio del Comune di Carovigno (BR). Gli esemplari confiscati, ancora vivi, destinati, presumibilmente, alla vendita illegale sulle strade del territorio comunale o presso i ristoratori locali, sono stati rigettati in mare dal personale della Capitaneria di porto operante.
“Il riccio di mare - è una risorsa tipica del nostro territorio che purtroppo a causa della pesca illegale rischia di scomparire dalle nostre tavole e, soprattutto, dalle nostre tradizione”. Il Comandante MINERVINO, assicura che in questi giorni, in tutto il Compartimento Marittimo di giurisdizione, continueranno gli accertamenti al fine di verificare il rispetto, non solo della normativa in materia di cattura dei ricci di mare, ma delle leggi che tutelano l’intera filiera ittica ed il consumatore finale.