"Una grande mobilitazione per rivendicare una posizione chiara sulla strategia energetica del nostro Paese. Forza Italia è coerentemente in campo per votare Sì al referendum del prossimo 17 aprile e, prima di tutto, per assicurare il quorum ad una consultazione boicottata dal primo partito di Governo e da un premier che si dice "democratico" ma lo è solo a parole. Michele Emiliano cita Obama ma il suo Pd si astiene, a quanto apprendiamo dai rappresentanti nazionali. Una posizione che svilisce il ruolo degli elettori e ne mortifica le opinioni, pur di protrarre una guerra di posizione tutta interna al partito e che poco ha a che fare con la dialettica istituzionale. Sulle trivelle, dunque, come sull'olio tunisino, sottolineiamo la schizofrenia patologica del Pd, che mostra facce diverse a seconda degli interessi elettorali. Avremo a disposizione un quesito monco, sulla durata e non sulla legittimità delle concessioni; stanzieremo fondi appositi ed ulteriori rispetto a quelli delle Amministrative, dilapidando risorse pubbliche per un mero capriccio che non consente l'election day.
L'Ambiente è una questione seria e quanto avviene in questi giorni sfata, ancora una volta, il tabù che lo vorrebbe una bandiera della sinistra. Per questo, faremo campagna elettorale contro le trivellazioni e Forza Italia ha lanciato una campagna di comunicazione e nelle piazze, coordinata dal componente dell'ufficio di presidenza FI, Paolo Pagliaro, per informare e sensibilizzare al voto. Boicottare questo spazio di discussione rappresenterebbe uno schiaffo ai cittadini, prima che agli elettori, e non abbiamo alcuna intenzione di consentirlo.
L'Ambiente è una questione seria e quanto avviene in questi giorni sfata, ancora una volta, il tabù che lo vorrebbe una bandiera della sinistra. Per questo, faremo campagna elettorale contro le trivellazioni e Forza Italia ha lanciato una campagna di comunicazione e nelle piazze, coordinata dal componente dell'ufficio di presidenza FI, Paolo Pagliaro, per informare e sensibilizzare al voto. Boicottare questo spazio di discussione rappresenterebbe uno schiaffo ai cittadini, prima che agli elettori, e non abbiamo alcuna intenzione di consentirlo.