Pensiamo proprio che nei prossimi giorni Michele Emiliano e La Regione Puglia passeranno “giorni caldi” sul fronte del Piano di Riordino Ospedaliero. Sono praticamente già pronti diversi ricorsi al Tar, e non si fermano le iniziative e manifestazioni di protesta. Come quelle che metteranno in campo, insieme ai rappresentanti istituzionali, i cittadini di San Pietro Vernotico, contro la chiusura dell’ Ospedale Melli.
Il Comitato “Salviamo l’Ospedale Melli” ha organizzato una manifestazione per giovedì 17 marzo, partendo alle ore18 da Piazza del Popolo. In una nota stampa è scritto: “Il nostro ospedale, già colpito anzitempo da un Piano di riordino ospedaliero deliberato dalla giunta Fitto, è stato nuovamente e ulteriormente penalizzato. La Provincia di Brindisi ha perso ben tre ospedali (guarda caso, gli esponenti della Commissione Sanità sono della provincia di Lecce e Bari, dove invece la penalizzazione è stata di molto inferiore) “.
Sicuramente, al di là dei riferimenti a Bari e Lecce, una realtà che non merita assolutamente un ospedale frequentato dalla comunità del territorio brindisino. “Emiliano spiega le sue ragioni - afferma il Comitato- ma poi le alternative e le diverse soluzioni dovranno essere dimostrate con i fatti. Così, tra Brindisi e Lecce, scompaiono ben due ospedali con la conseguenza che la richiesta di prestazioni dovrà, per forza di cose, dovrà riversarsi su un ospedale di secondo livello
(Perrino) che attualmente versa già in condizioni di superaffollamento e disorganizzazione (pronto soccorso praticamente al collasso, con pazienti in codice verde o bianco in attesa per ore prima di essere trattati) “.
Il Comitato “Salviamo l’Ospedale Melli” ha organizzato una manifestazione per giovedì 17 marzo, partendo alle ore18 da Piazza del Popolo. In una nota stampa è scritto: “Il nostro ospedale, già colpito anzitempo da un Piano di riordino ospedaliero deliberato dalla giunta Fitto, è stato nuovamente e ulteriormente penalizzato. La Provincia di Brindisi ha perso ben tre ospedali (guarda caso, gli esponenti della Commissione Sanità sono della provincia di Lecce e Bari, dove invece la penalizzazione è stata di molto inferiore) “.
Sicuramente, al di là dei riferimenti a Bari e Lecce, una realtà che non merita assolutamente un ospedale frequentato dalla comunità del territorio brindisino. “Emiliano spiega le sue ragioni - afferma il Comitato- ma poi le alternative e le diverse soluzioni dovranno essere dimostrate con i fatti. Così, tra Brindisi e Lecce, scompaiono ben due ospedali con la conseguenza che la richiesta di prestazioni dovrà, per forza di cose, dovrà riversarsi su un ospedale di secondo livello
(Perrino) che attualmente versa già in condizioni di superaffollamento e disorganizzazione (pronto soccorso praticamente al collasso, con pazienti in codice verde o bianco in attesa per ore prima di essere trattati) “.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.