Assunzioni annunciate tempo fa dalla Prefabbricati Pugliesi di Massimo Ferrarese. Proposta: perché non assumere anche chi non è mai stato ricollocato e vive drammi lavorativi?
Quando si sente parlare, in un momento di grave crisi economica e occupazionale, di imprenditori, realtà che offrono opportunità e possibilità di lavoro, fa sempre piacere. Vuol dire che si può continuare ad investire, ad operare nel territorio con la consapevolezza che qualcosa di buono e costruttivo si può fare, soprattutto per le comunità.
Facciamo un passo indietro.A fine dicembre 2015, in una testata brindisina on line, compare la notizia che la Prefabbricati Pugliesi di Massimo Ferrarese è pronta, con nuove commesse, ad annunciare un centinaio di assunzioni.
Assunzioni che andrebbero ad aggiungersi alle già 180 unità in carico all’azienda di cui è proprietario l’ex Presidente della Provincia di Brindisi, fondatore del movimento politico Noi Centro e attuale Presidente della Partecipata al 100% del Ministero del Tesoro INVIMIT. Insomma, uno scenario prefigurato con nuovi investimenti, cantieri. Tra l’altro, negli ultimi mesi, la Prefabbricati ha anche investito in un nuovo settore, opere marittime con la costruzione di pontili.
Bene, chi vi scrive, non conosce al momento l’evoluzione di questa vicenda assunzioni, augurandosi solamente di venire a conoscenza di nuove, reali assunzioni che fanno solo bene al territorio e al suo sviluppo. Del resto, obiettivamente, nelle proprie cronache giornalistiche e articoli, il sottoscritto ha sempre distinto tra il Massimo Ferrarese imprenditore (ineccepibile) e il Ferrarese politico (come gli altri, soprattutto in veste di Presidente della Provincia, e dal mio punto di vista, autore anche di sottovalutazioni e errori).
Ma la critica, quando c’è stata, sempre nell’ambito di una correttezza giornalistica e mediatica che mi contraddistingue. Ed allora, al Massimo Ferrarese imprenditore (con cui, giornalisticamente e non solo, sono sempre disponibile ad un confronto), lancerei una proposta.
Perché, da imprenditore vigile e attento, non pensare seriamente a prevedere qualche assunzione per chi sta vivendo drammi lavorativi anche per colpa di una politica poco sensibile e capace? Gente vittima sì di una crisi spaventosa, ma anche di promesse mai mantenute, lavoratori e padri di famiglia disperati e mai ricollocati. Elenchiamoli, e mi scuso se dimentico qualcuno: ex lavoratori Dow e EVC (proprio Ferrarese e altri ex rappresentanti istituzionali sanno benissimo che già da anni, e in Prefettura, esiste un protocollo di intesa che prevedeva prima possibile il ricollocamento di questi lavoratori ma è solo carta straccia), i lavoratori del punto vendita brindisino Mercatone Uno in mezzo ad una strada, tre ormeggiatori del Porticciolo turistico Marina di Brindisi licenziati ormai da tempo (a proposito di errori e sottovalutazioni da parte delle amministrazioni comunali brindisine e dirigenti di Partecipate), l’ultimo dipendente rimasto della Brindisi Pubblici Servizi Provinciali (sì, proprio quella Partecipata messa in liquidazione da Massimo Ferrarese nel novembre 2010, con il lavoratore protagonista di una vicenda assurda che dura da anni, senza neanche un sussidio di disoccupazione e abbandonato al suo destino).
Ripeto, probabilmente, anzi sicuramente, avrò dimenticato qualcuno, augurandoci che non si aggiungano altri disoccupati.
Intanto, firmo questa proposta a Massimo Ferrarese. L’accoglierà, ci pensera ?
Quando si sente parlare, in un momento di grave crisi economica e occupazionale, di imprenditori, realtà che offrono opportunità e possibilità di lavoro, fa sempre piacere. Vuol dire che si può continuare ad investire, ad operare nel territorio con la consapevolezza che qualcosa di buono e costruttivo si può fare, soprattutto per le comunità.
Facciamo un passo indietro.A fine dicembre 2015, in una testata brindisina on line, compare la notizia che la Prefabbricati Pugliesi di Massimo Ferrarese è pronta, con nuove commesse, ad annunciare un centinaio di assunzioni.
Assunzioni che andrebbero ad aggiungersi alle già 180 unità in carico all’azienda di cui è proprietario l’ex Presidente della Provincia di Brindisi, fondatore del movimento politico Noi Centro e attuale Presidente della Partecipata al 100% del Ministero del Tesoro INVIMIT. Insomma, uno scenario prefigurato con nuovi investimenti, cantieri. Tra l’altro, negli ultimi mesi, la Prefabbricati ha anche investito in un nuovo settore, opere marittime con la costruzione di pontili.
Bene, chi vi scrive, non conosce al momento l’evoluzione di questa vicenda assunzioni, augurandosi solamente di venire a conoscenza di nuove, reali assunzioni che fanno solo bene al territorio e al suo sviluppo. Del resto, obiettivamente, nelle proprie cronache giornalistiche e articoli, il sottoscritto ha sempre distinto tra il Massimo Ferrarese imprenditore (ineccepibile) e il Ferrarese politico (come gli altri, soprattutto in veste di Presidente della Provincia, e dal mio punto di vista, autore anche di sottovalutazioni e errori).
Ma la critica, quando c’è stata, sempre nell’ambito di una correttezza giornalistica e mediatica che mi contraddistingue. Ed allora, al Massimo Ferrarese imprenditore (con cui, giornalisticamente e non solo, sono sempre disponibile ad un confronto), lancerei una proposta.
Perché, da imprenditore vigile e attento, non pensare seriamente a prevedere qualche assunzione per chi sta vivendo drammi lavorativi anche per colpa di una politica poco sensibile e capace? Gente vittima sì di una crisi spaventosa, ma anche di promesse mai mantenute, lavoratori e padri di famiglia disperati e mai ricollocati. Elenchiamoli, e mi scuso se dimentico qualcuno: ex lavoratori Dow e EVC (proprio Ferrarese e altri ex rappresentanti istituzionali sanno benissimo che già da anni, e in Prefettura, esiste un protocollo di intesa che prevedeva prima possibile il ricollocamento di questi lavoratori ma è solo carta straccia), i lavoratori del punto vendita brindisino Mercatone Uno in mezzo ad una strada, tre ormeggiatori del Porticciolo turistico Marina di Brindisi licenziati ormai da tempo (a proposito di errori e sottovalutazioni da parte delle amministrazioni comunali brindisine e dirigenti di Partecipate), l’ultimo dipendente rimasto della Brindisi Pubblici Servizi Provinciali (sì, proprio quella Partecipata messa in liquidazione da Massimo Ferrarese nel novembre 2010, con il lavoratore protagonista di una vicenda assurda che dura da anni, senza neanche un sussidio di disoccupazione e abbandonato al suo destino).
Ripeto, probabilmente, anzi sicuramente, avrò dimenticato qualcuno, augurandoci che non si aggiungano altri disoccupati.
Intanto, firmo questa proposta a Massimo Ferrarese. L’accoglierà, ci pensera ?