Sette candidati al Consiglio Regionale non eletti si rivolgono al Consiglio di Stato.
mercoledì 9 marzo 2016
Sette candidati non eletti al Consiglio Regionale  ricorrono al Consiglio di Stato, tra cui Ciro  Argese e Giovanni Epifani.

Sette candidati al Consiglio Regionale non eletti si  rivolgono al Consiglio di Stato. Chiedono praticamente di annullare  la sentenza del Tar Puglia che ha respinto i loro ricorsi relativi ai risultati delle elezioni regionali del maggio 2015.
Vediamo alcuni di loro. Antonio Paolo Scalera (Lista Popolari, circoscrizione   Taranto), ricorso nei confronti della Regione Puglia e dei consiglieri eletti Ruggero     Mennea e Filippo Caracciolo. Tra i motivi dell’appello, l’erroneità della sentenza per  illegittimità costituzionale, falsa applicazione Legge Regionale n. 2/2005 come modificata da Legge Regionale n. 7/2015;  Anna  Maurodinoia (lista Pd, circoscrizione barese). Ricorso nei confronti della Regione Puglia e dei Consiglieri   eletti Michele Mazzarano, Fabiano Amati, Ruggero Mennea. Chiede  l’annullamento   della sentenza, tra l’altro, per  “eccesso di potere per travisamento dei fatti  e  carenza dei presupposti”.

Ciro Argese, Lista Area Popolare-  Movimento Schittulli. Ricorso nei confronti della  Regione Puglia e dei consiglieri  eletti Luigi Morgante, Nicola Marmo,  Ruggero  Mennea. Motivi avverso la sentenza: violazione e /o  travisamento e/o travisamento e/o  falsa applicazione di legge  in riferimento agli articoli n. 122 e n. 123 della Costituzione, abuso di potere, carenza motivazione. Giovanni Epifani (   Lista Pd, circoscrizione Brindisi). Ricorso nei confronti della Regione Puglia e dei  consiglieri eletti Ernesto Abaterusso, Ruggero Mennea.  Abrogare la sentenza per  violazione art.  121 della Costituzione e art. 22 dello Statuto della Regione Puglia, eccesso di potere sotto il profilo dell illogicità manifesta e dell’erronea ricostruzione dei fatti.

Articolo di Ferdinando Cocciolo.