Reddito di Dignità. La soddisfazione di Emiliano, mentre il Consigliere Regionale M5S Gianluca Bozzetti polemizza e attacca.
Il Consiglio Regionale pugliese adotta ufficialmente il provvedimento del Reddito di Dignità, così tanto atteso da migliaia di famiglie pugliesi. Da una parte, la convinzione e soddisfazione del Presidente della Regione Michele Emiliano, dall’altra la forte protesta delle opposizioni con il M5S che abbandona l’aula.
Emiliano ha chiuso praticamente il dibattito, sottolineando di aver praticamente anticipato le altre regioni nell’adottare il provvedimento: “Vorrei ricordare che siamo i primi ad adottare in Italia un provvedimento simile in una grande regione di più di quattro milioni di abitanti con un investimento di 70 milioni di euro l’ anno. Proprio nei momenti difficili, un paese serio e una regione che ha senso di umanità considerano il costo della deprivazione come un elemento che danneggia anche l’ economia”.
Emiliano va anche oltre, considerando anche altri aspetti. “Superando la soglia di povertà miriamo ad avere benefici anche dal punto di vista sanitario, se è vero che la deprivazione è considerata un costo aggiuntivo anche per il sistema sanitario”.
Ma, come detto, si è avuta la forte protesta del M5S, raccontata dal Consigliere Regionale brindisino Gianluca Bozzetti: “Avevamo proposto di aiutare i poveri tagliando praticamente i privilegi della politica, ma Loizzo del Pd ha giudicato il nostro emendamento inammissibile, senza spiegazioni”.
E il M5S ha fatto girare anche sui social network un video. Ma arriva la risposta di Emiliano: “mi avrebbe fatto piacere ascoltare il parere del M5S e spiace vederli sugli spalti. Mi auguro che nella fase applicativa si ricostruisca un dialogo. Non c’è nulla di male quando tieni molto ad una cosa, nel vedere gli altri che la realizzano. Specie, come in questo caso, se la maggioranza dimostra umiltà, curiosità infinita e voglia di ascoltare tutti. In politica non esiste la logica di appropriarsi di un’idea. Siamo esseri umani, tendiamo all’ imperfezione e l’unico modo per limitare gli errori è riflettere collettivamente, come è stato fatto per il Red. Avevo detto che il Consiglio avrebbe avuto centralità e così è stato. Io sono restato nel mio ruolo di garante”.
Il Consiglio Regionale pugliese adotta ufficialmente il provvedimento del Reddito di Dignità, così tanto atteso da migliaia di famiglie pugliesi. Da una parte, la convinzione e soddisfazione del Presidente della Regione Michele Emiliano, dall’altra la forte protesta delle opposizioni con il M5S che abbandona l’aula.
Emiliano ha chiuso praticamente il dibattito, sottolineando di aver praticamente anticipato le altre regioni nell’adottare il provvedimento: “Vorrei ricordare che siamo i primi ad adottare in Italia un provvedimento simile in una grande regione di più di quattro milioni di abitanti con un investimento di 70 milioni di euro l’ anno. Proprio nei momenti difficili, un paese serio e una regione che ha senso di umanità considerano il costo della deprivazione come un elemento che danneggia anche l’ economia”.
Emiliano va anche oltre, considerando anche altri aspetti. “Superando la soglia di povertà miriamo ad avere benefici anche dal punto di vista sanitario, se è vero che la deprivazione è considerata un costo aggiuntivo anche per il sistema sanitario”.
Ma, come detto, si è avuta la forte protesta del M5S, raccontata dal Consigliere Regionale brindisino Gianluca Bozzetti: “Avevamo proposto di aiutare i poveri tagliando praticamente i privilegi della politica, ma Loizzo del Pd ha giudicato il nostro emendamento inammissibile, senza spiegazioni”.
E il M5S ha fatto girare anche sui social network un video. Ma arriva la risposta di Emiliano: “mi avrebbe fatto piacere ascoltare il parere del M5S e spiace vederli sugli spalti. Mi auguro che nella fase applicativa si ricostruisca un dialogo. Non c’è nulla di male quando tieni molto ad una cosa, nel vedere gli altri che la realizzano. Specie, come in questo caso, se la maggioranza dimostra umiltà, curiosità infinita e voglia di ascoltare tutti. In politica non esiste la logica di appropriarsi di un’idea. Siamo esseri umani, tendiamo all’ imperfezione e l’unico modo per limitare gli errori è riflettere collettivamente, come è stato fatto per il Red. Avevo detto che il Consiglio avrebbe avuto centralità e così è stato. Io sono restato nel mio ruolo di garante”.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.