“L’eco” del Piano di Riordino Ospedaliero deliberato dalla Regione Puglia si espande, con le proteste e prime reazioni ufficiali da parte dei sindaci interessati. I sindaci sono già pronti a far partire i ricorsi al Tar. Questa è la prima certezza e resta da vedere in quanti saranno protagonisti di un’ iniziativa che non tiene assolutamente conto delle rassicurazioni e convinzioni del Presidente Emiliano. Già c’è un primo Comune che ha praticamente ufficializzato il ricorso, Casarano. Gravi accuse da parte del primo cittadino Gianni Stefano: “la scelta fatta da Michele Emiliano è solo di natura politica”.
Ma aspettiamoci anche forti proteste da parte dei comuni del territorio brindisino interessati, Mesagne, Fasano, San Pietro Vernotico. Cittadini e comitati non staranno certo a guardare. Intanto, duro anche il Tribunale dei Diritti del Malato. La Presidentessa di Cittadinanzaattiva, Anna Maria De Filippi, ha inviato una lettera aperta a Michele Emiliano. “Non è stato proprio un bene non ascoltarci , anche perché se alla fine si dice che tutto è rimasto inalterato, i posti letto sono uguali. Significa che tutto è cambiato perché nulla cambiasse. E questo solleva qualche dubbio”. E’ vera e propria polemica: “signor Presidente, il suo ruolo le impone di non trascurare quella partecipazione civica su cui ha basato la sua campagna elettorale. La amigerata medicina territoriale è solo annunciata e non è chiaro se i 400 milioni di euro di investimenti annunciati sono sufficienti a creare la rete degli ospedali di comunità e delle prestazioni che dovrebbero essere erogate dai distretti territoriali per visite specialistiche e esami diagnostici”.
Ma aspettiamoci anche forti proteste da parte dei comuni del territorio brindisino interessati, Mesagne, Fasano, San Pietro Vernotico. Cittadini e comitati non staranno certo a guardare. Intanto, duro anche il Tribunale dei Diritti del Malato. La Presidentessa di Cittadinanzaattiva, Anna Maria De Filippi, ha inviato una lettera aperta a Michele Emiliano. “Non è stato proprio un bene non ascoltarci , anche perché se alla fine si dice che tutto è rimasto inalterato, i posti letto sono uguali. Significa che tutto è cambiato perché nulla cambiasse. E questo solleva qualche dubbio”. E’ vera e propria polemica: “signor Presidente, il suo ruolo le impone di non trascurare quella partecipazione civica su cui ha basato la sua campagna elettorale. La amigerata medicina territoriale è solo annunciata e non è chiaro se i 400 milioni di euro di investimenti annunciati sono sufficienti a creare la rete degli ospedali di comunità e delle prestazioni che dovrebbero essere erogate dai distretti territoriali per visite specialistiche e esami diagnostici”.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.