Conclusa la tre giorni nel Salento della Commissione Parlamentare anti Mafia. Rosy Bindi: “Attenzioneremo il Comune di Brindisi e l’inchiesta sui rifiuti andrà avanti”.
Una tre giorni fondamentale, con incontri, appunti, sopraluoghi, testimonianze, riflessioni, anticipazioni. La tre giorni tra il territorio brindisino e quello leccese della Commissione Parlamentare anti mafia guidata dall’on. Rosy Bindi e di cui hanno anche fatto parte il sen. Vittorio Zizza (Conservatori e Riformisti) e Salvatore Tomaselli (Partito Democratico).
E nell’ultimo giorno la Commissione arriva ad una conclusione, un documento che sarà a disposizione delle istituzioni, i prefetti, procuratori, le comunità. “La Sacra Corona Unita come il nuovo Welfare, il nuovo stato sociale alternativo allo Stato, l’ unica vera “agenzia di recupero crediti” nel Salento. Così la SCU diventa una “mafia amica del territorio”, accresce il suo consenso, trampolino per fare il salto di qualità e aumentare di conseguenza la capacità, al momento circoscritta, di infiltrarsi nella politica”.
Insomma, una “fotografia” ampia, netta, che, come ora vedremo, comprende anche Brindisi, soprattutto in termini di attenzione e allarme. “i pentiti hanno riferito che i cittadini si sono rivolti a loro per avere denaro, e, in questo periodo di crisi, chi presta soldi rischia di essere visto non come un usuraio ma come colui che dà credito”.
Secondo le risultanze della Commissione, una “spia di allarme” sono le pochissime per l’usura cosiddetta “tradizionale”, a fronte delle tante per usura bancaria, fenomeno molto particolare e che non ha simili in Italia. Continua Rosy Bindi: “ il Salento ha tutte le energie per reagire e scommettere sull’economia legale. Ma tutta la classe dirigente, politica, economica e sociale, deve sentirsi coinvolta”.
Insomma, un invito a non abbassare la guardia, a vigilare sul rapporto tra politica e criminalità organizzata. Sono stati sciolti consigli comunali come quello di Cellino San Marco, altri comuni sono attenzionati come Gallipoli, Surbo, e anche Brindisi.
Sentite le significative parole dell’ esponente del Partito Democratico su Brindisi e Taranto. “Il Comune di Brindisi, soprattutto dopo la vicenda rifiuti, continuerà ad essere attenzionato e oggetto di indagini. Proprio nel sistema rifiuti, e non mi riferisco solo alla realtà brindisina, si possono addensare e incrementare rapporti pericolosi tra amministrazioni e gruppi di potere e criminalità”. Infine, su Taranto: “la situazione sociale di Taranto rischia di essere terreno fertile, concretamente, per le organizzazioni mafiose. Uno scenario preoccupante”.
Una tre giorni fondamentale, con incontri, appunti, sopraluoghi, testimonianze, riflessioni, anticipazioni. La tre giorni tra il territorio brindisino e quello leccese della Commissione Parlamentare anti mafia guidata dall’on. Rosy Bindi e di cui hanno anche fatto parte il sen. Vittorio Zizza (Conservatori e Riformisti) e Salvatore Tomaselli (Partito Democratico).
E nell’ultimo giorno la Commissione arriva ad una conclusione, un documento che sarà a disposizione delle istituzioni, i prefetti, procuratori, le comunità. “La Sacra Corona Unita come il nuovo Welfare, il nuovo stato sociale alternativo allo Stato, l’ unica vera “agenzia di recupero crediti” nel Salento. Così la SCU diventa una “mafia amica del territorio”, accresce il suo consenso, trampolino per fare il salto di qualità e aumentare di conseguenza la capacità, al momento circoscritta, di infiltrarsi nella politica”.
Insomma, una “fotografia” ampia, netta, che, come ora vedremo, comprende anche Brindisi, soprattutto in termini di attenzione e allarme. “i pentiti hanno riferito che i cittadini si sono rivolti a loro per avere denaro, e, in questo periodo di crisi, chi presta soldi rischia di essere visto non come un usuraio ma come colui che dà credito”.
Secondo le risultanze della Commissione, una “spia di allarme” sono le pochissime per l’usura cosiddetta “tradizionale”, a fronte delle tante per usura bancaria, fenomeno molto particolare e che non ha simili in Italia. Continua Rosy Bindi: “ il Salento ha tutte le energie per reagire e scommettere sull’economia legale. Ma tutta la classe dirigente, politica, economica e sociale, deve sentirsi coinvolta”.
Insomma, un invito a non abbassare la guardia, a vigilare sul rapporto tra politica e criminalità organizzata. Sono stati sciolti consigli comunali come quello di Cellino San Marco, altri comuni sono attenzionati come Gallipoli, Surbo, e anche Brindisi.
Sentite le significative parole dell’ esponente del Partito Democratico su Brindisi e Taranto. “Il Comune di Brindisi, soprattutto dopo la vicenda rifiuti, continuerà ad essere attenzionato e oggetto di indagini. Proprio nel sistema rifiuti, e non mi riferisco solo alla realtà brindisina, si possono addensare e incrementare rapporti pericolosi tra amministrazioni e gruppi di potere e criminalità”. Infine, su Taranto: “la situazione sociale di Taranto rischia di essere terreno fertile, concretamente, per le organizzazioni mafiose. Uno scenario preoccupante”.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.