Piano di Riordino ospedaliero, vertice tra Michele Emiliano e la maggioranza di Centro Sinistra. “Acceso dibattito, non guerra”. ll momento è importante e delicato per il Presidente Michele Emiliano e la sua maggioranza di Centro Sinistra, tra le varie e urgenti problematiche da affrontare. Il Piano di Riordino ospedaliero al centro dell’ attenzione, tra dibattiti, polemiche, confronti e scontri con le forze di opposizione.
Su questo tema (e non solo) si è svolto nelle scorse ore un vertice tra l’attuale segretario regionale del Pd e la sua maggioranza. I partecipanti parlano di “acceso dibattito, costruttivo, e non di guerra”. Ma, dalle nostre fonti, trapela che a dare maggiore battaglia siano stati gli eletti nel Salento “per nulla disposti ad esempio ad accettare i declassamenti degli ospedali di Galatina e Casarano”.
Ma, inevitabilmente, sotto la lente del confronto, anche la paventata chiusura dei tre ospedali della provincia brindisina (Mesagne, San Pietro Vernotico, Fasano), argomento sottolineato ad esempio dall’attuale presidente della Commissione Sanità il Consigliere Regionale Pd Pino Romano. Un Piano di riordino che tuttavia può cambiare da un momento all’altro e del resto è stato lo stesso Emiliano a dichiarare che avrebbe tenuto conto di istanze e suggerimenti da parte dei consiglieri. Domani, è prevista una riunione con le organizzazioni sindacali e poi, sabato prossimo, gli Stati Generali della Sanità con sindaci e consiglieri.
“Sarà l’ultimo appello per sindaci, consiglieri e sindacati - ha dichiarato il governatore pugliese –prima della riunione di giunta di lunedì prossimo che varerà definitivamente il disegno di riordino”.
E il confronto con la sua maggioranza, problemi? Emiliano anticipa lo scenario: “è abbastanza evidente che la maggioranza di Centro Sinistra dovrà farsi carico di scelte sicuramente impopolari ma utili. Lo scopo della chiusura degli ospedali non è quello di risparmiare soldi. Stiamo chiudendo ospedali pericolosi, con poco personale e statistiche basse, per mettere il personale in quelle strutture dove i cittadini vanno più volentieri e che hanno bisogno di turnazioni rese oggi più difficili dall’applicazione di nuove norme che giustamente, mettono limiti all’orario di lavoro quotidiano dei medici”. Ma, intanto, i territori si organizzano per le proteste.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.