Ora c’è il decreto del Capo dello Stato Sergio Mattarella. “Indizione del referendum popolare per l’abrogazione del comma 17 dell’ art. 6 del Dlgs n. 152 del 2006 (Norme in materia ambientale), come sostituito dal comma 239 dell’ art. 1 della legge 208 del 2015 (disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato- Legge di Stabilità 2016), limitatamente alle seguenti parole: “per la durata di vita utile del giacimento, nel rispetto degli standard di sicurezza e di salvaguardia ambientale”.
In sostanza, quanto appare sul sito internet della Presidenza della Repubblica, dove Mattarella ufficializza la data del 17 aprile per il referendum sulle trivelle. La firma è avvenuta praticamente in base al decreto 98 del 2011, sull’election day, che prevede di abbinare referendum tra loro o elezioni di diverso grado tra loro, ma non l’abbinamento di elezioni con referendum”.
Scenario che ha suscitato diverse polemiche, anche sul fronte politico, in questi giorni.
In sostanza, quanto appare sul sito internet della Presidenza della Repubblica, dove Mattarella ufficializza la data del 17 aprile per il referendum sulle trivelle. La firma è avvenuta praticamente in base al decreto 98 del 2011, sull’election day, che prevede di abbinare referendum tra loro o elezioni di diverso grado tra loro, ma non l’abbinamento di elezioni con referendum”.
Scenario che ha suscitato diverse polemiche, anche sul fronte politico, in questi giorni.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.