Si susseguono le minacce, offese, comportamenti “anti democratici” nei confronti dei giornalisti che ledono il diritto di stampa e di parola. Tutto questo è inaccettabile e qualcuno, non solo politici, dovrebbe riflettere.
Chi si aspetta puntualmente giornalisti che siano sempre e comunque dalla stessa parte, si sbaglia di grosso. Evidentemente, non si comprende pienamente una professione che deve anche dare la giusta critica, con etica e rispetto.
Dopo le minacce di alcuni esponenti politici nei confronti della giornalista e collega Roberta Lanzolla (di cui brindisisera.it ha dato ampio resoconto), ora un’altra vicenda che colpisce il giornalista tarantino Luigi Abbate.
Emblematica una nota stampa dell’Ordine dei Giornalisti della Puglia e Assostampa:
“Stigmattizziamo con fermezza il comportamento del deputato Michele Pellilo del Pd, che ieri mattina a Taranto ha allontanato il collega Luigi Abbate dalla conferenza stampa su “legge si stabilità e provvedimenti per Taranto”. Si tratta di un atto grave e inaccettabile. La libertà di espressione garantita dall’ art. 21 della Costituzione e il diritto di cronaca e di critica dei giornalisti sono un fondamento della vita democratica. Al rispetto di questi valori non negoziabili della vita civile sono chiamati innanzitutto quanti ricoprono incarichi pubblichi.
Nel ribadire il sostegno e la solidarietà al collega Abbate, l’ordine dei Giornalisti e l’Assostampa pugliese esprimono l’auspicio che la stampa e le forze politiche contribuiscano a creare, ognuno per la sua parte, un clima di rispetto reciproco”.
Parole che trovano ampiamente d’accordo chi scrive e la redazione di brindisisera.it.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.