La solidarietà di Michele Emiliano alla giornalista Roberta Lanzolla
martedì 12 gennaio 2016

La solidarietà di Michele Emiliano alla giornalista di Santeramo Roberta Lanzolla che sarebbe stata minacciata da alcuni esponenti del movimento Noi con Salvini: “un attacco alla libertà di stampa”.


 Consiglio Regionale barese (con vari argomenti importanti all’ordine del giorno) ma a margine Michele Emiliano ne approfitta per intervenire sullo sbarco di Matteo Salvini a Bari e le “presunte minacce” alla giornalista Roberta Lanzolla di Santeramo.


“Esprimo tutta la mia solidarietà alla giornalista Roberta Lanzolla per le minacce subite di alcuni esponenti del movimento di Salvini“. Un durissimo attacco, quello del governatore, che, al di là della forza politica coinvolta negativamente in questa vicenda, entra nel cuore di un problema che da sempre riguarda la libertà di stampa e l’ atteggiamento di una certa politica nei riguardi degli organi di stampa” (naturalmente, brindisisera.it è pronta a qualsiasi eventuale intervento o smentita da parte della forza politica coinvolta e chiamata in causa, ma rimarcando in ogni caso i principii e valori della democrazia e libertà di stampa). “ Solo persone che hanno una tradizione anti democratica possono intimare ad una giornalista di non farsi vedere”- ha continuato Emiliano. Chissà, forse perché lei ha una vicinanza con il Centro Sinistra, o con il sottoscritto, circostanza che la escluderebbe dalla possibilità di esercitare una normale attività giornalistica. Ritengo questa una modalità inaccettabile. Roberta Lanzolla è una bravissima giornalista ed è uno spirito libero che non ha mai lesinato critiche anche alla nostra parte politica, e pertanto a lei esprimo nuovamente la più totale solidarietà”.


E poi un attacco diretto a Salvini: “le presenze di Salvini in Puglia sembrano più legate a sue esigenze elettorali. I suoi fan, molto occupati a minacciare giornalisti, e meno a studiare le carte, non sanno che nel nostro piano di riordino non è assolutamente prevista la chiusura di 25 ospedali, si sono sbagliati”.


Articolo  di Ferdinando Cocciolo.