Lavoratori delle Società Partecipate Santa Teresa e Isolaverde, un danno inqualificabile e devastante. Una disperata lettera di un lavoratore Isolaverde di Taranto, da sottoporre all’attenzione di Renzi e Del Rio. Giorni, cronache di angoscia, rabbia, paura, incubi, forse rassegnazione. Uno dei peggiori incubi, la perdita di un posto di lavoro, per chi ha una famiglia, figli, una casa, credeva di avere sicurezze e un futuro.
Giorni, cronache di angoscia, per i lavoratori delle Società Partecipate delle Province italiane. Proteste, assemblee permanenti, riunioni, a Brindisi come a Taranto. Ma senza una soluzione.
A Brindisi, 39 lavoratori della Santa Teresa già “sacrificati” sull’altare dei tagli, con delle lettere di licenziamento che vogliono essere, disperatamente, revocate. Il solito (anche da parte della Provincia di Brindisi) grido di aiuto alla Regione Puglia, ma, per il momento, Michele Emiliano non risponde. Questa mattina, di fronte ad un Maurizio Bruno anche lui angosciato e preoccupato, le organizzazioni sindacali hanno chiesto ufficialmente il ritiro delle lettere di licenziamento, almeno fino al prossimo febbraio, il tempo utile (si spera) per trovare risorse e progetti funzionali a salvare i posti di lavoro e traguardare la società Partecipata ad un futuro roseo.
Il Presidente della Provincia Maurizio Bruno, più volte messo sotto accusa, ma con alcune “patate bollenti” rivenienti dalle precedenti amministrazioni e, indubbiamente, errori dirigenziali. Già, perché, anche andando a ritroso, i funzionari e dirigenti della Provincia di Brindisi non sempre hanno avuto un comportamento in linea con il proprio ruolo. Già, perché, a protestare per il “diritto al lavoro” nel salone di rappresentanza della Provincia, a proposito di Partecipate e di licenziamenti, c’era anche l’ultimo dipendente rimasto della Brindisi Pubblici Servizi Provinciali, società in house in liquidazione da diverso tempo. “Creatura” dell’ ex Presidente della Provincia Nicola Frugis (quindi, amministrazione di Centro Destra), “stabilizzata” da Michele Errico, praticamente distrutta (nonostante un bilancio virtuoso e conti in regola, proprio come la Santa Teresa) dal Laboratorio di Centro Sinistra di Massimo Ferrarese. Quel dipendente in mezzo ad una strada, che, educatamente, insieme al sindacato, andava a chiedere anche all’allora ex assessore al Lavoro Ecclesie la salvaguardia del proprio posto di lavoro, il passaggio (come avvenuto per gli altri sette dipendenti della BPSP dei Piani di Impresa) alla Santa Teresa. Quel dipendente, licenziato poi dopo un anno circa di dimenticatoio (proprio da parte dell’ex Presidente della Provincia e dei suoi collaboratori), senza più neanche un sussidio di disoccupazione. Una vertenza in atto presso il Giudice del Lavoro di Brindisi, otterrà giustizia ?
Una persona sposata, che non ce la fa più neanche.. .. a iniziare il mese. “Distrutti da un certo tipo di politica, dall’indifferenza, dall’incompetenza, dagli affarismi – dice ha la moglie. Storie di drammi, rabbia, incubi quotidiani, già di Partecipate, forse, ora più che mai, “l’incubo” di una certa politica. I lavoratori dell’Isolaverde di Taranto, la Partecipata della Provincia, che nelle scorse ore hanno bloccato il traffico sul lungomare tarantino, per l’ennesima protesta.
Riceviamo e pubblichiamo una lettera di un lavoratore di Isolaverde, che non avrebbe bisogno di ulteriori commenti. “Il Santo Natale è oramai alle porte….. ma non per tutti. Siamo da 10 mesi senza nessun stipendio, chi va avanti con elemosine, chi cerca aiuto dai parenti, chi tira a campare con candele e indebitandosi con salumieri, fruttivendoli, macellai, panettieri, chi supplica la banca a sospendere il mutuo, chi va alla caritas a cercare un pasto, chi ha uno sfratto esecutivo e non sa dove andare, ma è vita questa? Perché nessuno ci ascolta, perché siamo circondati dall’indifferenza TOTALE, perché nessuno si occupa di noi……
Mentre i giorni passano, scuse su scuse, bugie su bugie, riempiono i nostri tavoli di incontri e distruggono le nostre speranze….. non riusciamo più a guardare in faccia le nostre famiglie…… ci sentiamo INUTILI, IMPOTENTI di risolvere i problemi che solo una cosa lo può fare il DENARO…. Il nostro DENARO. Seppure ancora lavoratori, ci viene negato un nostro Diritto….. il DIRITTO a LAVORARE e intanto che protestiamo vediamo i dipendenti della Provincia che prendono regolarmente il loro stipendio. Mentre noi lottiamo con le nostre ormai esili forze per i nostri diritti, vediamo la città muoversi nell’indifferenza totale…. vediamo la gente fermarsi davanti una vetrina, guardare, scegliere, comprare.
Comprare… un verbo a noi sconosciuto da un pezzo come RIDERE. ABBRACCIARE…..AMARE…. COCCOLARE…… MANGIARE…. VIVERE. Siamo stanchi. Cosa dire di più se non ai diretti interessati di questo macello che stanno condannando a morte 231 persone e famiglie nel peggiore dei modi, con l’ agonia di mettersi una mano sulla coscienza….. avrete anche voi delle famiglie… avete anche voi dei figli, avrete anche voi un natale da passare insieme…. beh noi no anche Babbo Natale non ci ascolta… eppure la letterina l’ abbiamo mandata…. ma che vita è questa. Mentre scrivo, un dipendente ha avuto un infarto durante la protesta“. Devastante anche a leggerla questa lettera. Ma crediamo di offrire, modestamente, un buon contributo affinchè (naturalmente anche la politica) si possa capire maggiormente uno scenario preoccupante e devastante.
Con la speranza che chi scrive non debba raccontare di altre lettere di questo tenore.
Lavoratori Santa Teresa e Isolaverde, accomunati dallo stesso dramma, che speriamo abbia fine. Verrebbe di rivolgere un invito al Presidente del Consiglio Renzi e al Ministro Del Rio: perché non venite a Brindisi e Taranto a rendervi conto della situazione?
Ferdinando Cocciolo.