Ritorna l’incubo dell’alga tossica nei mari pugliesi. Secondo i dati forniti dall’Arpa (Agenzia Regionale per l’Ambiente) relativi alla seconda metà di luglio, sono sette le zone in cui si registrano i livelli più alti. Nello specifico, le zone più colpite risultano Porto Badisco (in provincia di Lecce) e Forcatella, in provincia di Brindisi, con la presenza di 3 milioni di cellule di alga al litro. Sono interessate, secondo il report, tre province: Brindisi, Bari e Lecce. A Bari, il “punto rosso” dell’emergenza è rappresentato da Giovinazzo, mentre per quanto riguarda Brindisi si registrano livelli molto alti a Forcatella e a Torre Canne (circa 384 mila cellule). Per finire, Lecce presenta come zone a rischio, oltre a Porto Badisco, Riva di Ugento.
In questi ultimi giorni, strane situazioni si sono presentate ad esempio sul litorale brindisino, in particolar modo ad Apani, dove sono state registrate 228 mila cellule di alghe. E proprio brindisisera.it, a proposito di fenomeni particolari da analizzare, ha pubblicato testimonianze e foto di strisce di schiuma bianca avvistate dai bagnanti della spiaggia di Campo di Mare.
Ma quali sono i sintomi di chi viene a contatto con l’alga tossica? Rinite, laringite, faringite, bronchite, febbre alta e dermatite. Fenomeni, situazioni da analizzare e approfondire. All’articolo, in allegato, delle foto inviate da una cittadina brindisina subito dopo aver fatto il bagno, alcuni giorni fa, a Lendinuso, in territorio brindisino. Evidenti delle macchie in alcune parti del corpo, collegate alla presenza di alga tossica?
Intanto, il Direttore dell’Arpa Puglia Giorgio Assennato fa sapere che “non vi sono problemi particolari per la salute e la microalga si concentra particolarmente sui fondali e le coste rocciose. I problemi non sorgono facendo il bagno, ma quando c’è mare mosso e quindi la tossina viene nebulizzata nell’aria e inalata-. Ma tutto passa entro le 48 ore“.
Brindisisera.it