Allarme pneumatici in Italia: raddoppiate quelle lise e non conformi. Risultato dell’indagine Vacanze Sicure
mercoledì 8 luglio 2015

Presentati oggi a Roma i risultati della campagna VACANZE SICURE, giunta quest’anno alla sua undicesima edizione.  A  commentarli  il Direttore  del  Servizio  Polizia  Stradale  Giuseppe  Bisogno ed  il Direttore  di Assogomma Fabio Bertolotti.

Oltre  9.000  i  controlli  effettuati  in  7  regioni  (Basilicata,  Campania,  Friuli  Venezia  Giulia,  Marche,  Molise, Lazio  e  Liguria)  tra  metà  maggio  e  metà  giugno  che  sono  stati  elaborati  su  modello  del Dipartimento  di Meccanica del Politecnico di Torino. La campagna, frutto della storica collaborazione tra il Ministero dell’Interno  Servizio  Polizia Stradale  e  le Associazioni dei produttori e dei rivenditori di pneumatici, quest’anno ha riscontrato un trend fortemente negativo  su  tutti  gli  aspetti  controllati.  Il  risultato  è  un  abbassamento  drastico  dei  parametri  di  sicurezza delle gomme degli italiani. Rappresentando l’unico punto
di contatto tra il veicolo ed il suolo questo dato è molto preoccupante per la sicurezza stradale in generale. Le  regioni  coinvolte  rappresentano  circa  il  27%  del  parco  circolante  nazionale  e  le principali  direttrici  del traffico nord-sud costiero, sia tirrenico sia adriatico. Dal 2003 ad oggi sono oltre 130.000 i controlli specifici su  strada,  lungo  tutto  lo  stivale,per sensibilizzare gli automobilisti sull’importanza del pneumatico come elemento di sicurezza attiva.

I  dati  raccolti  e  analizzati  sono  allarmanti  perché  dicono  che  la  percentuale  di  vetture  checircolano  con gomme lisce è passata dal 3,03% dello scorso anno al 5,63% di quest’anno con addirittura numeri a 2 cifre in Campania e Molise (10,14%). Con gomme lisce ed asfalto bagnato, la frenata si allunga fino al doppio del normale, ed è una tra le prime cause di tamponamento. Il numero di pneumatici danneggiati visibilmente sui fianchi si attesta al 3,83%. Questo dato è altrettanto preoccupante perché il pneumatico danneggiato visibilmente, associato al sottogonfiaggio, può portare al cedimento   strutturale,   comunemente   indicato   come   scoppio del   pneumatico,   proprio   quando   le temperature sono elevate come in questi giorni e generalmente in estate. Il rischio è alto soprattutto se si considera che oltre il 50% degli automobilisti viaggia con gomme sottogonfiate.


Assogomma e Federpneus ricordano  che  soprattutto  in  vista  dei  lunghi  viaggi  e  degli  esodi  estivi  con  auto  sovraccariche  e  alte temperature,  è  fondamentale  ripristinare  la  corretta  pressione  presso  uno  degli  oltre  5.000  gommisti  sul territorio  che  offrono  gratuitamente  questo  servizio.  È  utile  ricordare  di  controllare  anche  lo  stato  e  la pressione della ruota di scorta oltre che le gomme di roulotte, camper e carrelli appendice. La non omologazione si attesta al 2,32%. Da sottolineare in questo caso il fenomeno della Liguria al 5,01%, più del doppio della media, con una punta sopra il 10% di Genova, che già nelle indagini degli anni passati presentava  numeri  molto  più  alti  di  quella  nazionale.  Grazie ai numeri raccolti dall’iniziativa VACANZE SICURE,  ci  fu  un  approfondimento  di  indagini  che  portarono  anche  al  sequestro  di  pneumatici  non omologati in arrivo ai porti liguri.


Anche la non omogeneità per asse è cresciuta e si attesta al 3,41% mentre la non conformità alla carta di circolazione è al 2,85% con punte del 4%, ad esempio in Friuli Venezia Giulia. A rendere chiaro l’aumento esponenziale del fenomeno, basti ricordare che nel 2013 la percentuale era dello 0,85%. Non omogeneità e non  omologazione dimostrano come l’automobilista adotti soluzioni di ripiego per motivi sicuramente economici, senza però considerare l’aumento del rischio per la sicurezza stradale. Per legge gli pneumatici dello  stesso  asse  devono  essere  identici,  la  ratio  di  questa  disposizione  è  tecnica  ed  è  dettata  da considerazioni di sicurezza stradale.  In  forte  aumento  anche  il  numero  di  vetture  controllate  che  montavano  ancora  gomme  invernali  in  mesi estivi che è al 17,18% con picchi vicini al 30% nelle Marche e in Basilicata.


Con temperature estive elevate, il pneumatico estivo riduce lo spazio di frenata su asfalto asciutto fino al 25% rispetto all’invernale, mentre su asfalto bagnato, la differenza è circa del 18% sempre a favore dell’estivo. Importante sottolineare che dei pneumatici  invernali  montati,  i  2/3  sono  marcati  col  pittogramma  alpino  per  condizioni  invernali  severe.
Inoltre il 5% dei pneumatici invernali montati non era conforme a quanto riportato in carta di circolazione. Quest’anno 309 vetture sulle  oltre  9.000  controllate  (3,41%)  presentavano  un equipaggiamento  non omogeneo.  Il  che  vuol  dire  che  avevano  sullo  stesso asse  gomme  diverse  per marca  e/o  modello/misura, oppure montavano due invernali e due estivi. Questo equipaggiamento misto estivi/invernali non è vietato dal Codice della Strada ma è sconsigliato dalla Direttiva del Ministero dei trasporti del 30 gennaio 2013.


Il parco circolante italiano è molto vecchio e continua a invecchiare con i suoi 11 anni e un mese,e più del 50%  delle automobili  in  circolazione hanno più di 10 anni. L’indagine ha dimostrato ancora una volta che più una macchina è vecchia e maggiori sono le sue non conformità relative ai pneumatici. L’età media delle automobili controllate dalla Polizia Stradale è risultata essere ben al di sotto della media nazionale, cioè 7 anni e 10 mesi. Quindi la situazione reale è probabilmente ben più grave rispetto a quanto già appare da questa indagine.  Inoltre,  in  una  situazione  come  quella  italiana,  è  da  guardare  con  grande  preoccupazione  la  mancanza di revisione, indice inequivocabile di mancata manutenzione, che anche quest’anno cresce, e si attesta al 7,09% contro il 5,68% rispetto all’anno precedente. Un punto percentuale, traguardato sui numeri del parco circolante italiano, equivale a 370.000 veicoli, quindi il 15% di vetture con non conformità relative ai pneumatici si traduce in oltre 5 milioni di autoveicoli non conformi per le sole gomme. Se poi si aggiunge anche la mancanza di revisione i veicoli non conformi sarebbero oltre 7,5 milioni. “Nonostante i dati ACI ISTAT indichino lievi cali previsionali nell’incidentalità stradale (-1.62%) – dice Fabio Bertolotti Direttore di Assogomma–siamo convinti che il trend virtuoso si stia invertendo ed i risultati di questa  indagine  non  possono  che  confermarlo,  come  anche altre  autorevoli  fonti,  quali  ad  esempio  le Assicurazioni, affermano. Se poi sono corrette le stime di un calo del 18% delle percorrenze, ne deriva che purtroppo  gli  incidenti  stradali,  sia  mortali  sia  con  feriti,  non  sono  affatto  in  calo,  ma  bensì  in  aumento.

Bisogna correre  ai ripari e, vista la crisi, permettere agli automobilisti di mettere in deduzione le spese di manutenzione e di acquisto di prodotti che favoriscano la sicurezza stradale, come i pneumatici, così come si fa già da tempo per le ristrutturazioni.” “I risultatidella  campagna  VACANZE  SICUREevidenziano  come  siano  ancora  troppi i conducenti  che circolano con pneumatici lisci o danneggiati e che utilizzano pneumatici non omologati. – ha commentato Giuseppe  Bisogno Direttore  del  Servizio  Polizia  Stradale – Gli  strumenti  che  abbiamo  a  disposizione  per contrastare questa tendenza passano attraverso un impegno a 360 gradi: nella prevenzione, nei controlli, nell’informazione, per promuovere un nuovo approccio culturale di legalità sulle strade. Non si tratta solo di evitare la sanzione pecuniaria, in gioco vi è un interesse certamente superiore: la nostra e l’altrui sicurezza. In questo senso dobbiamo continuare a richiamare l’attenzione degli utenti sull’importanza di una  attenta manutenzione del veicolo, pneumatici in primis, per viaggiare sicuri. L’obiettivo è quello di contrastare gli incidenti stradali e con questo limitare la sofferenza umana e i costi sociali”.

I  numeri  della  campagna  di  controlli  2015  non  premiano  o  castigano  una  regione  o  una  provincia  più  di altre, ma a seconda dell’aspetto controllato distribuiscono moniti da nord a sud, con un solo dato comune: dove  sono  stati  fatti  controlli  specifici  in  passato,  sono  generalmente  migliorate  le  situazioni  di  non  conformità sui pneumatici.