L’Italia unita nel segno della cultura “Classica”: Classica@mente, uno slogan nel segno dell’umanesimo. - di Francesca Alaparone-
sabato 17 gennaio 2015

L’Italia unita nel segno della cultura “Classica”: Classica@mente, uno slogan nel segno dell’umanesimo. - di Francesca Alaparone-


“La notte bianca” dei Licei Classici, evento nazionale voluto dal Ministero per l’istruzione, per promuovere la cultura classica, approda anche al Liceo Classico B. Marzolla di Brindisi. Ieri, 16 gennaio, dalle 18.00 alle 24.00, l’Istituto, così come in tutta Italia centinaia di Istituti classici, è rimasto aperto dando vita ad una serie di spettacoli ed eventi a cura di alcuni insegnanti della scuola e, soprattutto, degli indiscussi protagonisti “ gli studenti” che a dispetto della loro scelta specifica legata alle materie umanistiche, appunto, hanno saputo fare anche, sfoggio delle competenze scientifiche acquisite, all’interno di una mostra allestita per l’occasione. 


Lecturae Dantis, performance teatrali, mostre, proiezioni e collegamenti tra i vario Licei del Paese che hanno aderito alla manifestazione,  dunque, in tutta Italia in contemporanea per mantenere viva quella fiaccola di consapevolezza, quel lanternino che conduce ovunque come lo strumento per eccellenza per il futuro: la cultura, quella classica umanistica, in ricordo delle nostre tradizioni, della nostra storia.


La storia come dimensione prospettica in cui calare la realtà per poterla meglio codificare,  nelle parole di Mario Ambel professore d’italiano e esperto di educazione linguistica e metodologia didattica, che definisce il compito per eccellenza tra docenti e discenti: “quello di lavorare insieme giorno per giorno sulla ricostruzione di un’identità”.



Al tavolo dei relatori per la presentazione di apertura della lunga notte del Liceo, oltre al preside ad interim dell’Istituto, prof. Silvia Medaro Metrangolo, il provveditore agli studi dott. Vincenzo Melilli, ed altre personalità che si sono alternate, tra cui , in rappresentanza della Provincia di Brindisi, l’ormai nota dott.ssa Fernanda Prete sempre presente nelle manifestazioni culturali che lei stessa s’impegna a promuovere ed organizzare in prima persona e con lo staff dell’Ente.


Due gli studenti chiamati a relazionare sull’iniziativa, Giulio Argentieri e Roberta Carbone (rappresentanti d’istituto per gli studenti); toccanti e commuoventi le parole di quest’ultima in ricordo del suo mentore e professore scomparso recentemente e prematuramente, Pietro Barile, docente per le materie letterarie, scambio culturale che lei definisce “di amorosi sensi”.

Tra le personalità in programma la performance di Ermes De Mauro in una superba Lectura Dantis. E per dare ancora di più coralità, come in un'unica voce per la cultura umanistica, in tutti i Licei, la conclusione è stata segnata dalla lettura del “Notturno” di Alcmane (poeta lirico greco della fine del VII sec. A.c.):  “Dormono le cime dei monti e le gole, i picchi e i dirupi, e le schiere di animali, quanti nutre la nera terra, e le fiere abitatrici dei monti e la stirpe delle api e i mostri negli abissi del mare purpureo; dormono le schiere degli uccelli dalle ali distese”,   un sonno, una notte come metafora dell’individuo e della società odierna, dell’ immobilismo; speriamo che sia un viatico, invece, per un dinamismo ed un’apertura consapevole  per il futuro che le nuove generazioni sappiano costruire.


Francesca ALPARONE