Sabato scorso iniziativa (con gazebo in Piazza Vittoria a Brindisi) promossa dall’Associazione “Gulliver 180” per sensibilizzare la cittadinanza e le istituzioni alle gravi problematiche delle malattie e sofferenze psichiatriche.
Vi sono delle persone che non vediamo, perché non esconomai, chiuse in un “imbuto” di sofferenza psichica (soprattutto) e fisica che annienta e deprime le famiglie. Soprattutto quando queste famiglie sono abbandonate dalle istituzioni e dagli organi sanitari, incapaci di cogliere drammi inaccettabili, che possono portare anche a bruttissime conseguenze.
Eppure le “malattie mentali”, le “sofferenze psichiatriche (chiamiamole come vogliamo……. parliamo di persone come noi) fanno parte della nostra vita, un mondo che deve ancora fare molto per combattere fenomeni come l’ emarginazione, la depressione, la disabilità. Ma, spesso, ci voltiamo dall’ altra parte, rifiutando (magari inconsciamente) di vedere meglio, di capire, di analizzare senza paura ed esitazione, di cercare di dare un sostegno.
C’è qualcuno a Brindisi che si sta impegnando con tutte le forze per sostenere queste persone, le loro famiglie. Come l’ Associazione “Gulliver 180”, nata nel 2007, che sabato scorso ha posizionato in Piazza Vittoria gazebo con materiale e documentazioni, per parlare con la gente, cercare anche e soprattutto di creare maggiore sensibilità e informazione intorno all’ opinione pubblica e il mondo istituzionale. L’ associazione, che man mano ha avuto molte adesioni, ha già pronte varie iniziative, di grande e significativo impatto, a cui, tuttavia (come ci auguriamo) devono far seguito impegni ben precisi e progettualità da parte delle istituzioni.
“Questa associazione si è costituita con un fine nobile – afferma Benito Giglio- quello di sostenere moralmente e con altri strumenti chi soffre, quelle famiglie che hanno in casa anche giovani con malattie e sofferenze psichiatriche, intervenire (nelle nostre possibilità) laddove non lo fanno le istituzioni. Chi ha questo tipo di problemi non deve più sentirsi solo, sa che noi siamo qui, per far capire anche alla sanità locale e alle istituzioni che bisogna impegnarsi concretamente, oltrepassare, una volta per tutte, una politica delle rinunce e dei tagli che ci investe tutti ma non può ricadere soprattutto su chi soffre e ha soprattutto bisogno di adeguate strutture e di amore. Oggi abbiamo avuto l’occasione di incontrare gente che ci ha raccontato le proprie storie. Nella nostra associazione, che intende essere sempre più un punto di riferimento per la comunità brindisina, abbiamo coinvolto direttamente ragazzi, giovani, con problemi psichici, per farli sentire sempre vivi. Siamo qui per promuovere una serie di iniziative.
“La Giornata di informazione sulla tutela della salute mentale dei giovani” che si svolgerà nel Salone Polivalente Anziani presso il quartiere Bozzano mercoledì 26 novembre alle ore 10.30. Quella rappresenterà in sostanza una grande occasione di confronto con le varie realtà del territorio su tematiche che ci appartengono. Vogliamo far capire che l’ amore per la vita è più forte delle sofferenza”.
Così Benito Giglio, davvero determinato e emozionato mentre parla. E una donna ci racconta il dramma di suo figlio e della sua famiglia: “Mio figlio ha 45 anni, era un ragazzo pieno di vita, di voglia di fare, con un lavoro. Poi il buio…..con la malattia, una sofferenza mentale che praticamente non lo fa più uscire di casa, agire, pensare. Io non voglio che mio figlio rimanga solo, farò di tutto per farlo uscire dal “tunnel”, grazie anche al sostegno di “Gulliver 180”. Non parlo solo per mio figlio, ma per tutti quei giovani che, oltre a terapie estemporanee, hanno bisogno che i servizi sociali, chi di dovere, consolidi il sostegno psicologico e morale “.
Condividiamo pienamente l’appello di questa madre sfortunata. Intanto, tutti i cittadini e le istituzioni dovrebbero essere vicini all’ Associazione “Gulliver 180”, costituita da uomini e donne che stanno dando tutto, pur di rendere felice anche chi soffre.
Articolo di Ferdinando Cocciolo.