L'Aeronautica Militare ricorda l'Insurrezione di Varsavia del 1944. Delegazione polacca (Esteri e Cultura) lunedì 24 novembre a Roma dal Generale S.A. Pasquale Preziosa, Capo di Stato Maggiore.
Lapide commemorativa il giorno seguente, martedì 25, nell'Aeroporto Militare di Brindisi.
Martedì 25 novembre p.v. con inizio alle ore 10:00, presso il Distaccamento Aeroportuale di Brindisi l’Aeronautica Militare Italiana nel 70° anniversario, ricorda ed onora gli eroici piloti polacchi ed alleati della 1586a squadriglia polacca, 148a e 178a divisione britannica e 31a sudafricana, che dall’ aeroporto militare di Brindisi volarono dal dicembre 1943 verso la Polonia invasa dal nemico, con aiuti per i patrioti combattenti. I soccorsi aerei ebbero un significato speciale per coloro che il 1 agosto 1944 insorsero contro gli occupanti nazisti, a Varsavia: prima capitale europea ad essersi sollevata in armi per la riconquista della libertà, in nome della solidarietà e della collaborazione tra i popoli d’Europa. Alla cerimonia, che sarà presenziata dal Comandante Logistico dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Gabriele Salvestroni, prenderà parte una delegazione interministeriale polacca composta dal 1° Consigliere del Dipartimento per la Diplomazia Pubblica e Culturale del Ministero degli Affari Esteri Min. Krzysztof Strzalka e dal Segretario Generale del Consiglio per i Luoghi di Memoria, Combattimento e Martirio Nazionali, Min. Prof. Andrzej Krzysztof Kunert e il Prof. Leonardo Losito, storico militare.
L'evento in prospettiva storica
1 Agosto - 5 Ottobre 1944: i patrioti polacchi insorgono contro l'occupazione tedesca a Varsavia. Storicamente, fu infatti proprio Varsavia la prima capitale europea ad aver imbracciato le armi contro la Wermacht e le SS. L'odierna cerimonia internazionale di commemorazione a Roma e a Brindisi, si incardina nel 70mo anniversario di uno dei piu' significativi episodi di opposizione armata al Nazismo, giustamente richiamata in Polonia a livelli fieramente identitari nell' immaginario collettivo popolare. Com'e' noto, i Sovietici che pure erano arrivati sulla sponda della citta' oltre la Vistola, non intervennero. I Tedeschi ebbero cosi' il tempo per riorganizzarsi e reprimere ferocemente gli Insorti, radendo al suolo buona parte della capitale polacca. Solo a quel punto l'Armata Rossa entro' in campo, avendo ragione dell' avversario nazista ormai stremato su piu' fronti ed insediandosi con l'imposizione del regime comunista -- e' bene sottolinearlo -- ad un Paese d'interesse cruciale per la complessiva sicurezza europea.
Se questo accadeva ieri, e' per altro verso a tutti noto come e perche' la Polonia sia potuta divenire, oggi, un Paese di assoluto rilievo per l'Italia ed un saldo pilastro dello scacchiere geostrategico europeo. Basti ad esempio pensare al suo ruolo, concordemente sostenuto anche dall'Italia, per assicurare qualche forma accettabile di stabilita' nel contesto regionale dell' Ucraina. Ovvero (e forse ancora di piu') alla luce del rimescolamento degli equilibri globali posti in essere dalle nuove minacce ed insidie con cui e' chiamata a confrontarsi la NATO. Alleanza di cui l'Italia, come la Polonia, costituisce un importante tassello per il dispiegamento delle politiche di Difesa e Sicurezza comuni.
Probabilmente non a caso il nostro Ministro della Difesa Roberta Pinotti ha scelto precisamente l' 11 novembre per essere presente a Varsavia durante la sua recentissima visita ufficiale in Polonia. La data era infatti quella in cui ricorre la Festa di Indipendenza della Polonia. Anche la forza delle tradizioni ha del resto un suo peso specifico. I polacchi ricordano ancora e bene la novita' di usi e costumi rinascimentali italiani introdotti nella corte cinquecentesca di Cracovia da una loro Regina come l'italiana Duchessa di Bari Bona Sforza. 150 anni fa, tocco' poi al garibaldino bergamasco Francesco Nullo venire a combattere e morire a fianco dei polacchi contro gli invasori zaristi. E si ricorda ancora che l'Italia annovero' in Parlamento (con la mozione dell'Onorevole Montresor) la causa dell'Unita' della Polonia tra le motivazioni del suo ingresso in guerra nel primo conflitto mondiale.
Forti legami non mancano nemmeno oggi, con la scelta dei velivoli M-346 della nostra Alenia Aermacchi per l'addestramento dei piloti militari polacchi. Anche per tutto cio' non ha piu' di tanto sorpreso gli osservatori internazionali il fatto che sia stata l'Italia l'unico Paese europeo presente alle celebrazioni dell' 11 novembre a Varsavia, con un Ministro della Difesa in carica, formalmente invitato in quanto tale.
Cerimonie e ricorrenze storiche, insomma, finiscono assai spesso per caricarsi di attualizzanti valenze metapolitiche. Inevitabile, dunque, che cio' accada anche a Brindisi per il ricordo dei fatti del 1944. L'aeroporto militare pugliese da cui oggi partono aiuti umanitari dell'ONU per i diseredati di ogni angolo del mondo e' lo stesso da cui 70 anni addietro partivano aerei dello schieramento alleato anglo-americano: con alla guida anche piloti polacchi, erano tutti diretti a Varsavia, per dar man forte a quanti erano insorti in armi contro gli invasori occupanti Nazisti. Lo stesso nemico militare degli Alleati che, in piu', nel Governatorato Generale di Polonia aveva programmato di risolvere definitivamente il problema degli Ebrei: sterminandoli sistematicamente nell'inferno concentrazionario con lavori coatti, malnutrizione, fame, epidemie indotte, torture di ogni tipo, fucilazioni e gas Zyklon-B.
Gli Alleati in Puglia dopo l'8 Settembre
In quel delicato frangente storico successivo all' 8 Settembre, che vide l'Italia ancora tragicamente divisa in due, con gli Anglo-americani al Sud e gli occupanti Tedeschi ancora al Centro-Nord, la Puglia fu un teatro operativo di cruciale importanza militare. Cio' in modo particolare -- com'e' oggi pressoche' concordemente riconosciuto dalla migliore storiografia -- per lo schieramento e l'avanzata che da li fu reso possibile delle forze militari Alleate: in risalita nella Penisola, per la Liberazione dell'Italia e la riconquista della Democrazia.
Insieme alle forze terrestri del mitico Secondo Corpo d'Armata dell'eroe di Montecassino, il Generale polacco Wladislaw Anders, diversi furono i reparti presenti in Puglia dell' Aviazione alleata. Tra questi, spiccavano, per il record detenuto di aerei tedeschi abbattuti nella Battaglia d'Inghilterra, gli audaci piloti polacchi inquadrati nella RAF, che dalla base di Brindisi-Casale accorsero in aiuto dei loro compatrioti insorti a Varsavia nell'agosto del 1944.
I soccorsi aerei da Brindisi a Varsavia
Si tratto' nella fattispecie di una serie di missioni di aero-soccorso, poco meno di una ventina, ciascuna e tutte condotte con coraggio ed abnegazione esemplari, a bordo di quadrimotori Halifax e Liberator. I piloti che decollarono da Brindisi sapevano bene che molti di loro erano destinati all'estremo sacrificio, non essendo stata loro concessa dai pur co-belligeranti Sovietici, per ordine di Stalin, neppure la possibilita' di fare rifornimento di carburante nelle basi aeree russe. I calcoli gia' parlavano da se': volo non stop della prevedibile durata di non meno di 12 ore complessive; 9000 i litri di benzina in serbatoio, sufficienti a malapena a coprire i circa 3200 chilometri di rotta; profilo della missione: arrivare sul punto assegnato, effettuare il lancio dei contenitori e rientrare alla base.
In un mese e mezzo di ripetute azioni di appoggio aereo, solo tra polacchi, inglesi ed americani il numero dei caduti si stima sia stato intorno ai 200. Le spoglie di molti di essi riposano oggi nel Cimitero Militare Polacco di Casamassima, in provincia di Bari.
La cerimonia per il 70mo anniversario del sacrificio dei piloti polacchi ed alleati.
Con oggi al suo vertice superiore -- e per la prima volta nella sua storia -- un valoroso e carismatico Ufficiale Pilota figlio di questa generosa e forte Terra di Puglia, il Generale di Squadra Aerea Pasquale Preziosa, la Forza Armata dell' Aria ha voluto rendere un omaggio duraturo e perenne alla memoria di quanti seppero e vollero sfidare avversita' di ogni genere, per portare in volo a piu' riprese da Brindisi agli Insorti di Varsavia gli aiuti di cui abbisognavano in un cruento quanto impari scontro col nemico.
Per un parterre di invitati d' eccezione tra cui diverse Autorita' militari, diplomatiche, civili e religiose dei due Paesi compresi alcuni rappresentanti del Corpo dei Consoli Onorari qui accreditati, la cerimonia ufficiale e' stata sobriamente programmata con al culmine degli onori il disvelamento di una lapide marmorea a ricordo dei caduti. Incisa con un toccante testo bilingue, essa viene donata alla locale Comunita' grazie ad uno spontaneo atto mecenatizio di un privato cittadino, il Signor Angelo Antresini, professionalmente attivo nell'interscambio agro-alimentare internazionale ed impegnato sostenitore dell'amicizia italo-polacca.
Per determinazione dello Stato Maggiore AM, la lapide, realizzata nei laboratori della rinomata azienda Romagno Marmi (fiore all'occhiello da oltre mezzo secolo dell'artigianato artistico pugliese e del made in Italy, con una sede logistica per il mercato estero a Londra), restera' collocata all'interno del Distaccamento Aeroportuale di Brindisi. Li' dove ha cioe' anche sede, ormai da un compiuto ventennio, una base logistica delle Nazioni Unite che gestisce diversi programmi internazionali di Pronto Intervento Umanitario: mediante aiuti ai rifugiati ed alle popolazioni in difficolta', in sintonia con il Programma Alimentare Mondiale.
Il contesto internazionale attuale
Per il ricordo congiunto del nobile ed eroico gesto aviatorio del 1944, la Polonia ha composto una Delegazione ufficiale dei Ministeri degli Esteri e della Cultura. I Ministri Consiglieri Joanna Stachyra e Krzysztof Kunert sono attesi al loro arrivo prima a Roma, al Palazzo dell' Aeronautica, dal Capo di Stato Maggiore, Generale Pasquale Preziosa. Quindi, in stretta prosecuzione protocollare, all' Aeroporto Militare di Brindisi oggi al comando del Colonnello Luca Bianciardi, presenti le massime Autorita' militari interforze, civili e religiose. Unitamente ad un pubblico necessitatamente ristretto ed agli operatori dei media accreditati.
Ben oltre le pur precise configurazioni del Cerimoniale, l'evento testimonia piu' estesamente un' ulteriore sfaccettatura dell' elevato picco di prestigio istituzionale raggiunto, in concorde affiancamento, dai due Paesi in piu' settori: spaziando in utile sinergia dalla Cultura alle Scienze, come dalla Tecnologia al Commercio ed alle Arti. Per poi trovare un suggello in campo diplomatico, obiettivamente senza precedenti, sia nella cooperazione bilaterale che in quella multilaterale ed europea: la quale ultima, come pure e' stato a piu' riprese e con utile pertinenza rimarcato, ben significativamente oggi vede il polacco Donald Tusk Presidente del Consiglio Europeo, con l'italiana Federica Mogherini al suo fianco quale Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza dei 28 Governi UE.
Leonardo A. LOSITO