Sono stati arrestati all’alba di questa mattina dagli agenti della sezione antirapina della Squadra Mobile di Brindisi congiuntamente ai colleghi della Squadra Mobile di Parma, i pregiudicati P. D. classe ’89, I. N. classe 94’, T. V. classe 85, e A. G. classe 84’, tutti pluripregiudicati e residenti a Brindisi, nonché il pregiudicato brindisino residente in Emilia D. G. A. classe 85’. Agli stessi è stata notificata un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del Tribunale di Parma dott.ssa Sarli su richiesta del P.M. dott.ssa Dal Monte
Le accuse nei confronti dei primi due sono di rapina aggravata e sequestro di persona in concorso con il brindisino emigrato, mentre agli ultimi due sono contestati i reati di furto aggravato e ricettazione di un’auto da utilizzare per un progetto criminoso in Parma, mai portato a termine.
I fatti contestati si riferiscono allo scorso febbraio quando I. unitamente ad altro noto pregiudicato brindisino, al momento sottrattosi alla cattura, e P. D., con la complicità del D., si presentarono presso la gioielleria “VALENTI” sita nel capoluogo emiliano, irrompevano all’interno e sotto la minaccia delle armi portavano a compimento una violenta rapina, immobilizzando e sequestrando i titolari dell’esercizio. Gli stessi malviventi, per farsi consegnare il denaro, non esitarono a malmenare selvaggiamente i titolari della gioielleria.
Dopo aver asportato diverso materiale in oro, per un valore di circa 1.000.000 euro, i tre fuggivano, dileguandosi immediatamente, non prima di essere immortalati da alcune videocamere di sorveglianza. Le immediate e puntuali investigazioni poste in essere dal personale della Squadra Mobile di Parma, da un lato, consentivano l’immediata individuazione delle impronte di uno degli autori materiali del colpo, I. N., mentre dall’altro, il costante e continuo raccordo investigativo con il personale della Squadra Mobile, permetteva la successiva individuazione di uno degli altri complici, quello che al momento si sarebbe reso irreperibile, grazie anche al riconoscimento visivo effettuato sulle immagini trasmesse. Il prosieguo delle attività consentiva agli investigatori emiliani di identificare anche il terzo complice, nonché di far luce su un altro episodio criminoso avvenuto sempre nel febbraio scorso in cui A. e T., con la complicità di D. e di un altro personaggio di Parma si appropriarono di un registratore di cassa di un supermercato e progettarono la commissione di un altro fatto illecito da compiere con un’ autovettura rubata. Proprio per la perfetta e puntuale ricostruzione dei fatti fornita alla competente A.G., veniva emessa, dal GIP di Parma, l’ordinanza di custodia cautelare in carcere notificata in data odierna.
Giova rammentare che il P. D., proprio qualche settimana fa, sarebbe stato oggetto di un misterioso agguato, avvenuto nel quartiere S.Elia, in cui lo stesso è stato colpito da alcuni colpi di fucile che lo hanno ferito solo di striscio; la sera dopo l’agguato, come noto, vennero esplosi numerosi colpi d’arma da fuoco all’indirizzo del civico 29 di Via Cellini, luogo noto poiché dimora di numerosissimi pregiudicati; non si esclude che i due episodi fossero legati tra loro, motivo per cui, anche l’A.G. del capoluogo emiliano che procedeva per i fatti sopra evidenziati, avrebbe posto particolare celerità all’emissione dei provvedimenti in argomento.
Gli arrestati, dopo le formalità di rito, sono stati tradotti presso la Casa Circondariale di Brindisi.
Rapinatori brindisini arrestati a Parma
martedì 20 maggio 2014
