Convegno dal titolo: ”Informazione o manipolazione?”
Thursday, November 7, 2013

Informazione o manipolazione? i limiti del giornalismo nell'era della comunicazione globale


Viviamo nel mondo dell'informazione 24 ore su 24, ma siamo davvero più informati rispetto al passato? Conosciamo davvero il mondo e come siamo governati? In teoria sì, in realtà... "Informazione o manipolazione?", questo è il titolo della conferenza, aperta al pubblico, che si svolgerà venerdì 8 novembre alle ore 17.30 nella sala di rappresentanza del Palazzo Granafei Nervegna a Brindisi.


Relatore sarà Marcello Foa, giornalista di scuola montanelliana e docente di comunicazione alla Cattolica di Milano e all'Usi di Lugano, che spiegherà le tecniche usate dagli spin doctor, autentici stregoni dell'informazione, per orientare e spesso manipolare l'opinione pubblica attraverso i media e all'insaputa del grande pubblico.


Spin doctor è una parola che ascoltiamo sempre più spesso. E’ l’esperto “invisibile”, spesso un giornalista o un comunicatore di grandi capacità, che durante le campagne elettorali suggerisce al candidato cosa e come dire. Capiamo la sua esistenza, paradossalmente, dalle smentite che il candidato politico fa delle sue stesse incaute affermazioni del giorno prima.


Il repentino cambiamento è opera dello spin doctor, che mira la comunicazione politica alla pancia dell’elettore, e che dunque sa bene, a differenza del candidato, “cosa e come” dire all’elettore per essere votato, costruendo e piegando così il consenso popolare. C’è dunque un grande problema. Se infatti l’informazione politico- elettorale è manipolata dagli spin doctor ed il politico dice esattamente le cose che il pubblico vuole sentirsi dire, allora le Istituzioni che proprio quel politico guiderà, alla resa dei conti della realtà, saranno prive di credibilità istituzionale.


A questo si aggiunga che dopo la campagna elettorale politica spesso lo spin doctor non rientra nell’ombra, ma diviene organico allo schieramento la cui comunicazione politica ha guidato. Nelle società moderne si è creata una sorta di cornice mentale. E’ il “nuovo frame” di cui parlerà Marcello Foa. All’interno della cornice mentale, che il cittadino si crea nel tempo ascoltando telegiornali o leggendo quotidiani, viene focalizzato ed interiorizzato un nuovo concetto o un nuovo valore, prima a lui sconosciuto.


La cornice diviene tanto importante che al suo interno, all’interno del nuovo frame, trova spazio solo quello che si vuole credere: tutte le notizie infatti, relative al nuovo valore, si concatenano e si autopotenziano. L’informazione dissonante, pur vera, è fuori frame, e non viene presa in considerazione. Quando si crea un frame molto forte il valore o il concetto veicolato  diventano invincibili e non vi è più alcuna possibilità di sguardo critico.


Il discorso è drammaticamente attuale. Proviamo ora a farci una domanda sugli scenari futuri. Cosa può accadere se la manipolazione raggiunge un livello di soglia? A lungo andare la manipolazione spinta ha come catastrofica conseguenza quella di minare ed azzerare la fiducia del cittadini nelle Istituzioni e nelle sue comunicazioni, fino al punto che le masse –sfiduciate e disorientate- possono essere facilmente spinte ad una deriva democratica, aprendo le porte alla dittatura.