“Sofismi Contemporanei”. In mostra le opere di Giuseppe D’Elia e Ennio Lapertosa
Tuesday, October 29, 2013

Si svolgerà giovedì 31 ottobre alle ore 19.00 presso Palazzo Nervegna, l’inaugurazione della mostra dal titolo: “SOFISMI CONTEMPORANEI” con le nuove opere di Giuseppe D’Elia e Ennio Lapertosa. Al taglio del nastro saranno presenti il Sindaco Mimmo Consales e il Presidente del Centro Artistico “La Casaccia” di Francavilla F.na. Presenta il Dott. Vincenzo Sardiello. La mostra resterà aperta fino al 30 novembre tutti i giorni h 8.00/21.00 domenica h 9.00/13.00 - 15.30/21.00



L’arte di Giuseppe D’Elia ha una premessa di ordine epistemologico fondamentale: in natura nulla si crea, nulla si distrugge e tutto si trasforma (principio di Lavoisier).
Prima di essere artista Giuseppe è un ricercatore, un instancabile ricercatore di materiali, di elementi naturali, ma anche e soprattutto dell’anima presente nelle cose più banali, negli elementi che molte volte costituiscono lo scarto, ciò che non serve e che può essere identificato come rifiuto. Ma dal rifiuto, dallo scarto possono prendere vita figure umane, paesaggi della memoria, impressioni cromatiche, composizioni che di informale hanno solo l’apparenza, perchè la loro forma è data dall’essenza dei materiali utilizzati, dalla loro anima. E così dalla materia inerte, forte e “inutile” sboccia improvvisamente il bello. Un bello che può manifestarsi in creature antropomorfe o avere il più puro lirismo informale.

Dalla miscelazione di questi elementi prende vita una poetica d’effetto che invita a riflettere sulla condizione umana sospesa tra il concetto di utilità ed il vuoto assoluto. Forse, sembra suggerirci Giuseppe, anche dall’elemento più insulso può generarsi un messaggio e dal brutto può nascere il bello. Una estetica rovesciata che sovverte le percezioni banali con cui ci si sofferma solitamente ad osservare un’opera e che mette allo scoperto i punti deboli del nostro vivere quotidiano.

Una chiara posizione anticonformista che condanna il consumismo del nostro capitalismo maturo e che spinge a ricondurre l’uomo verso le forme più semplici del vivere, aiutandolo a riscoprire che dietro a quei materiali abbandonati si nasconde sempre una natura umana capace di grandi cose.


Il nuovo ciclo di Ennio Lapertosa, che si inaugura con questa mostra, pone al centro dell’attenzione dell’artista brindisino due elementi fondamentali: l’utilizzo di un materiale semplice quale il legno, e un richiamo costante, e per certi versi azzardato, ad artisti del ‘900 che spaziano da Kandinskij a Arden Quin, per non dimenticare riflessioni su maestri molto contemporanei quali Marco Lodola e Piegiorgio Zangara. Il ciclo può essere suddiviso in due tematiche. Da una parte troviamo le teorizzazioni di Kandinskij applicate su un piano tridimensionale, ottenuto con la sovrapposizione di elementi geometrici realizzati su legno e assemblati tra loro.

Dall’altra parte troviamo simboli che richiamano alla mente porzioni di oggetti reali (ad esempio una sagoma di un contrabbasso con la scritta Jazz), che colpiscono l’occhio ed evocano alla mente sensazioni piacevoli collegate al soggetto rappresentato. Ma nelle opere di Ennio esiste anche una quarta dimensione, il tempo, che riesce a trasformare ed a trascinare le sue opere dal semplice qui ed ora legato alla visione, perchè la forza compositiva è tale da dare una sensazione di “sospensione del tempo” a ciascuna opera.

Lo spettatore si ritrova così di fronte ad un quadro che sembrava avere da sempre ben impresso nella mente e che all’improvviso compare come una sorta di intuizione eidetica che lo riconcilia con il mondo.

I colori, piatti e stesi con una maestria propria di chi conosce il mestiere, conferiscono alle composizioni un senso di serenità che ben concilia l’osservazione dell’opera e la sua contemplazione, riuscendo a rimodulare un concetto di astratto che sembrava ormai non avere più nulla da dire.


Giuseppe D’Elia
vive e lavora a Brindisi. Dipinge dal 1974.
Ha esposto in gallerie, fiere e spazi per l’Arte in diverse località d’Italia. Sue opere sono presenti in collezioni private in Italia e all’estero. 


Ennio Lapertosa
vive e lavora a Brindisi. Ha conseguito il diploma di Maestro d’arte presso l’Istituto d’Arte di Lecce.
Ha partecipato a numerose mostre tra cui la personale alla David Gallery di Bari.

Presentazione e note critiche
a cura del Dott. Vincenzo Sardiello, Pres. Centro Artistico “La Casaccia” Francavilla F.na