Nell’ambito delle iniziative legate al progetto “Brindisi capitale dell’Antimafia”, lunedì 8 ottobre, alle ore 17, nella sala conferenze di Palazzo Granafei-Nervegna è prevista la presentazione del libro di Attilio Bolzoni “Uomini Soli” (Malampo editore).
Nel corso dell’incontro, interverranno Sandro De Rosa dell’associazione “Proteo Fare Sapere-Brindisi” e Marco Di Napoli, Procuratore della Repubblica di Brindisi. Il libro è il riuscito tentativo di mettere insieme quattro storie di persone diverse che si sono incrociate a Palermo, unite dai medesimi obiettivi: servire lealmente lo Stato e sconfiggere “Cosa Nostra” e, purtroppo, con gli stessi tragici esiti. Scrive Bolzoni: “Li ho visti da vivi e li ho visti da morti.
Ho conosciuto molti dei personaggi che hanno incrociato, le loro esistenze tormentate, i pochi amici, i tanti nemici, il branco degli indifferenti. Prima di iniziare a scrivere, ho raccolto vecchie istruttorie e qualche sentenza. Ma poi ho provato un disagio profondo a leggere sempre gli stessi nomi, gli stessi mandanti, delitto dopo delitto e strage dopo strage. Non sono arrivato in fondo. Non ce l’ho fatta. Sapevo già come finiva la storia di questi uomini soli”.
E’ uno degli appuntamenti da non perdere nella propria tensione culturale e civile.
Descrizione del libro:
Sono morti venti, trent’anni fa. Giù a Palermo. Lo sapevano che li avrebbero fermati, prima o poi. Facevano paura al potere. Italiani troppo diversi e troppo soli per avere un’altra sorte. Una solitudine generata non soltanto da interessi di cosca o di consorteria. Ma anche da meschinità più nascoste e colpevoli indolenze, decisive per trascinarli verso una fine violenta. Avevano il silenzio attorno. A un passo. Pio La Torre, nel partito al quale ha dedicato tutto se stesso. Il generale Carlo Alberto dalla Chiesa nella sua Arma, lui che si pregiava di avere ”gli alamari cuciti sulla pelle”. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in quel Tribunale popolato da giudici infidi. Vite scivolate in un cupo isolamento pubblico e istituzionale. Fino agli agguati, alle bombe. Un racconto collettivo scritto da Attilio Bolzoni, giornalista tra i più colti e sensibili, che ha memoria diretta di tutti e quattro i protagonisti e che da Palermo ha spiegato per decenni all’Italia personaggi e retroscena, misteri e drammi pubblici della Sicilia insanguinata e mai rassegnata.