Elezioni politiche 2008 : tutti a casa !
martedì 4 marzo 2008

Gli organi di vertice del nuovo Partito Democratico, in occasione delle prossime elezioni politiche e con un certo anticipo sulle festività pasquali, hanno voluto fare una bella sorpresa ai parlamentari brindisini uscenti : TUTTI A CASA !


Certamente si tratta di una decisione molto grave per la popolazione brindisina, ove si consideri che, oltre all’esclusione dei parlamentari uscenti di quel partito, pare che non siano previsti in quelle liste neanche altri candidati brindisini, per far posto, evidentemente, ai soliti baresi o leccesi. Quali siano stati i criteri geopolitici con i quali sono state stilate le liste di quel partito, non è dato sapere.


Se tale stato di cose non fosse di estrema importanza, verrebbe quasi da sorridere pensando al segretario regionale del P.D., EMILIANO, il quale, eliminando i parlamentari brindisini dalla prossima competizione elettorale, ha forse voluto considerare Brindisi come Cartagine, emulando così il suo omonimo,  SCIPIONE l’EMILIANO, che la storia ci ha tramandato come colui che distrusse quella città.          


La democrazia si muta in dispotismo, diceva Platone. Mentre, il filosofo francese Pascal, sempre allo stesso proposito,  affermava : In democrazia, non potendo fare in alcun modo che ciò che è giusto sia forte, si fa in modo che quel che è forte sia giusto.


Eppure, per un partito che si definisce “democratico” sembra paradossale il fatto che lo stesso non abbia tenuto da conto, almeno in tale circostanza, il concetto di “democrazia”, termine di derivazione greca (“Demos”, popolo e “Kratos”, potere) che significa, appunto, potere del popolo.


Il concetto di democrazia, infatti, sta ad indicare un sistema politico basato sulla sovranità dei cittadini ai quali è riconosciuto il diritto di scegliere ed eleggere direttamente i propri rappresentanti in seno al superiore organo legislativo dello Stato, cioè al Parlamento.


Ma, evidentemente, così non è, dal momento che le vigenti norme che regolamentano il nostro sistema elettorale consentono ai vertici dei partiti politici di decidere quali candidati privilegiare, usurpando così ogni diritto di espressione dei cittadini. E’ da tempo, ormai, che si assiste a decisioni che provengono dall’alto, dalle classi politiche dirigenti, le quali mettono in scena, ad ogni scadenza elettorale, una sorta di simulazione democratica dal carattere falsamente inclusivo dei diritti dei cittadini.              


Con tutto il rispetto per i parlamentari brindisini di oggi, però, un’amara  considerazione va fatta : si sarebbe verificata una tale situazione se Brindisi avesse avuto personaggi politici carismatici come quelli del passato, fra cui, tanto per citarne alcuni, gli onorevoli Caiati, Guadalupi, Manco, ecc.?


A tal riguardo, non mi sento di fare alcun commento perchè, come molti brindisini, mi sono iscritto alla facoltà di…  NON RISPONDERE.



Brindisi, 4 marzo 2008



Bruno Storella